L'imparare da gioia - Cicerone Lectio Brevior versione latino
L'imparare da gioia
versione latino Cicerone traduzione libro lectio brevio
Intellegi necesse est in ipsis rebus, quae discuntur et cognoscuntur, invitamenta inesse, quibus ad discendum cognoscendumque moveamur....
È necessario rendersi conto che l'attrattiva da cui siamo spinti ad imparare e a conoscere sta in ciò stesso che s'impara e si conosce.
E infatti I vecchi filosofi immaginano quale sia, nelle isole dei beati, la vita dei sapienti che, liberati da ogni preoccupazione, non avendo bisogno di nessuna cura o preparazione necessaria alla vita, essi non faranno nessun'altra cosa se non trascorrere tutto il tempo indagando e imparando nella conoscenza della natura.
Noi invece realizziamo che non c'è solo l'attrattiva stessa di una vita beata, ma anche il sollievo delle miserie. E così molti, essendo sotto il dominio dei nemici o dei tiranni, molti in prigione, molti in esilio, alleviarono il loro dolore con gli studi delle dottrine.
Demetrio di Falera, capo della sua città, esiliato ingiustamente dalla patria, si recò ad Alessandria dal re Tolomeo. Poiché eccelleva nella filosofia, in quel suo disgraziato periodo di inattività egli scrisse molte ottime opere, non per proprio uso, ma per la cura dell'anima.
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