L'uomo miracolo della natura - Cicerone versione latino
L'uomo miracolo della natura
versione latino Cicerone
Ad hominum commoditates et usus tantam rerum ubertatem natura largita est, ut ea, quae gignuntur, donata consulto nobis, non fortuito nata...
La natura ha elargito tanta larghezza di risorse per i vantaggi e le necessità degli uomini, che sembra che le cose che nascono ci siano state donate di proposito, non che siano nate per caso, e non soltanto le cose che vengono profuse dal parto della terra con le messi e i frutti, ma anche gli animali essendo evidente che la maggior parte è stata creata per l’uso degli uomini, in parte per produrre frutto, in parte per cibarsene Ed anche innumerevoli procedimenti tecnici, furono escogitati grazie agli insegnamenti della natura; la ragione, imitandola attivamente, ottenne le cose necessarie alla vita.
La stessa natura poi fornì all'uomo non soltanto l'agilità del pensiero, ma gli attribuì i sensi quasi come guide e messaggeri ed abbozzò la comprensione di moltissime cose, ancora oscura e non sufficientemente sviluppata, quasi come base della conoscenza, e gli diede una figura fisica flessibile e corrispondente all'umano ingegno. Avendo infatti tenuto gli altri animali rivolti in basso per cibarsi, soltanto all'uomo diede la posizione eretta e lo spinse quasi alla contemplazione del cielo, della sua parentela e della sua sede originaria; fu allora che ne conformò l'aspetto del volto, in modo tale da riprodurre l'abito morale riposto nel suo interno.
Infatti gli occhi assai espressivi rivelano quali siano i sentimenti dell'animo, e quello che si chiama volto, che non può esistere in nessun essere vivente se non nell'uomo, indica il carattere
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