Retorica e filosofia: sotto la forma la sostanza - Versione latino Cicerone
Retorica e filosofia: sotto la forma la sostanza
Cicerone La Traduzione pagina 426 numero 655
Quis enim nescit maximam vim exsistere oratoris in hominum mentibus vel ad iram aut ad odium aut ad dolorem incitandis vel ab hisce eisdem permotionibus ad lenitatem misericordiamque revocandis?...
E chi non sa che la principale forza dell'eloquenza consiste nell'eccitare nelle menti degli uomini o collera o rammarico ovvero nel condurli da queste passioni stesse alla mansuetudine od alla pietà? Chi non conoscerà intimamente le naturali affezioni degli uomini e le proprietà della nostra natura e quali siano le ragioni per cui si commuovono gli animi o si rimettono in calma si sforzerà invano ragionando, di ottenere ciò che vuole.
Sembra che questa scienza sia propria dei filosofi ne io oratore andrò contro a questo sostenere: ma a ben essi, lasciando ai filosofi l'inteliggenza di così fatte cose, che sole hanno questi preso a coltivare riserveranno a se il trattarne nei loro ragionamenti che senza l'accompagnamento di quelle cognizioni sarebbero vane ed inutili dicerie ed è proprio dell'oratore come abbiamo detto più volte il ragionare in un modo grave e colto adattato alle menti e alle affezioni degli uomini.
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