Fascino delle donne romane

Cum meos mores mendosos esse semper dicam, in mea crimina tamen rursus cado. Despicio puellas et amo. Videns enim puellam formosam, amore capior fortiore quam viribus meis. Cum sensus meos vincere temptem, pugna discedo saepissime,

Benché io dica sempre che le mie abitudini sono scorrette, tuttavia casco di nuovo nei miei vizi. Disprezzo le ragazze e le amo. Infatti, quando vedo una bella fanciulla, sono preso da un desiderio più forte delle mie forze.

Sebbene cerchi di vincere le mie sensazioni, molto spesso mi allontano dalla battaglia, pensando che sia preferibile la condizione di schiavo d'amore che i servizi e i lavori pesanti. Infatti moltissime sono le ragazze, moltissimi sono anche i miei amori dal momento che non un'unica bellezza alletta i miei occhi troppo licenziosi.

Essendo invece innumerevoli i motivi sono trascinato dal piacere più grande che c'è una volta, due, tre, cento...sempre! Una ragazza è piuttosto insolente? Speriamo bene! Poiché infatti non è di campagna, la fanciulla presenta una speranza più piacevole dell'animo ingenuo! Invece, poiché un'altra appare più aspra delle rigide donne sabine, penso ci sia in lei anche un desiderio molto grande, per quanto si voglia, nascosto.

Se un'altra è rozza, ardo appassionatamente poiché risplende bellissima con la sua semplicità. Non appena vedo un'altra fanciulla che cammina alquanto voluttuosamente in mezzo alla strada, ne sono subito preso. Se un'altra è sgraziata, sarà presto più tenera grazie all'amore. Il mio amore lusingatore è diretto verso tutte le ragazze di Roma!

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-29 15:17:17 - flow version _RPTC_G1.3