Storia di un proverbio (Versione latino)

Eum equum fuisse dicunt magnitudine invisitata,

Si dice che che quel cavallo, fosse di una grandezza mai vista prima, di collo maestoso, di mantello color porpora, criniera fluente e che superò di gran lunga anche per le lodi dei cavalli tutti gli altri.

Ma lo stesso cavallo fu destinato a un tale fato che chiunque lo possedesse, perisse con tutta la sua casa, famiglia e tutte le sue fortune.

Così il primo di loro, Gneo Seio, il suo primo padrone, fu condannato a morte da M. Antonio, che in seguito fu triunviro per costituire lo stato, condannato alla pena capitale fu ucciso con un miserevole supplizio. Poi dicono che nello stesso tempo il console Cornelio Dolabella, attirato dalla fama di questo cavallo, giunse ad Argo e s'infervorò dal desiderio di averlo e lo comprò per centomila sesterzi.

Ma anche questo stesso Dolabella fu assediato e ucciso nella guerra civile in Siria.
(By Maria D. )

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