Anabasi di Alessandro 3.1.1 (Arriano)
Ἐπὶ τούτοις δὲ πόθος λαμβάνει αὐτὸν ἐλθεῖν παρ' Ἄμμωνα ἐς Λιβύην, τὸ μέν τι τῷ θεῷ χρησόμενον, ὅτι ἀτρεκὲς ἐλέγετο εἶναι τὸ μαντεῖον τοῦ Ἄμμωνος καὶ χρήσασθαι αὐτῷ Περσέα καὶ Ἡρακλέα, τὸν μὲν ἐπὶ τὴν Γοργόνα ὅτε πρὸς Πολυδέκτου ἐστέλλετο, τὸν δὲ ὅτε παρ' Ἀνταῖον ἤει εἰς Λιβύην καὶ παρὰ Βούσιριν εἰς Αἴγυπτον.
"Dopo questi (fatti), lo prende(va) un desiderio di andare presso Ammone in Libia, per consultare il dio, poiché si diceva che l'oracolo di Ammone era rigoroso (veritiero)
e che ne avevano avuto bisogno anche Perseo ed Eracle, uno quando era stato inviato da Polidette contro la Gorgone, l'altro quando andava da Anteo in Libia ed in Egitto da Busiride.(Traduzione letterale di Anna Maria Di Leo per il sito skuolasprint)
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