Operazioni di guerra sull'Istro

Απο δε της μαχης τριταιος αφικνειται Αλεξανδρος επι τον ποταμον τον Ιστρον, ποταμων των κατα την Ευρωπην μεγιστον οντα και πλειστην γην επερχομενον και εθνη καχιμωτατα απειργοντα ο Ιστρος διαρρει προτων μεν Κελτους (οθεν γε και αι πηγαι τω ποταμω .....

A tre giorni dalla battaglia Alessandro arriva al fiume Istro, che è il più grande dei fiumi d'Europa, attraversa una vastissima regione e divide popoli molti bellicosi: l'Istro attraversa prima di tutto i Celti (dove nascono anche le sue sorgenti) poi, gli Iazigi, poi i Geti, poi i Sauromati, poi gli Sciti.

Nella regione degli Sciti l'Istro ha le (sue) foci e sfocia con 5 bocche nel Ponto Eusino.

Là Alessandro prende navi da guerra che da Bisanzio attraverso il Ponto Eusino erano arrivate a lui sul fiume. Il re le aveva riempite di arcieri e opliti e aveva navigato verso l'isola dove erano fuggiti insieme i Triballi e i Traci e progetta uno sbarco a forza. Ma i barbari gli venivano incontro sul fiume, dove le navi sarebbero andate ad attraccare, esse erano poche e l'esercito su di esse non era molto e la maggior parte dell'isola era scoscesa per uno sbarco;

inoltre, la corrente del fiume intorno ad essa era forte e insuperabile per approdare.

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