Diogene Laerzio, Vita dei Filosofi 1.10.110

Ὅθεν καὶλοιμῷ κατεχομένοις ἔχρησεν ἡ Πυθία καθῆραι τὴν πόλιν· οἱ δὲ πέμπουσι ναῦν τε καὶ Νικίαν τὸν Νικηράτου εἰς Κρήτην, καλοῦντες τὸν Ἐπιμενίδην. Καὶ ὃς ἐλθὼν Ὀλυμπιάδι τεσσαρακοστῇ ἕκτῇ ἐκάθηρεν αὐτῶν τὴν πόλιν

Poiché gli Ateniesi erano invasi da una pestilenza, la Pizia diede l'oracolo di purificare la città.

Questi inviano una nave a Creta e anche Nicia, figlio di Nicerato, convocando Epimenide. Costui, arrivato ad Olimpia alla 46a Olimpiade, purificò la loro città e pose fine alla pestilenza in questo modo.

Dopo aver preso delle pecore nere e anche bianche le condusse sull'Areopago. Da lì permise (ἐάω aor) ...(CONTINUA)

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