da starinthesky » 9 giu 2023, 20:03
La poesia esprime sicuramente un grande e profondo sentimento di perdita e la nostalgia nei confronti della madre.
Si apre con il verso "Sono più di trent'anni e di queste ore", che indica un lasso di tempo trascorso dalla nascita del poeta. L'uso del termine "queste ore" suggerisce che il poeta sta riflettendo sul passato e sul momento della sua nascita.
Il secondo verso, "mamma, tu con dolor m'hai partorito", rivela il legame stretto tra il poeta e la madre, evidenziando il dolore che la madre ha sopportato durante il parto. Questa affermazione suggerisce anche il senso di gratitudine e riconoscimento del poeta verso sua madre.
Il terzo verso, "ed il mio nuovo piccolo vagito t'addolorava più del tuo dolore", descrive il vagito del neonato che ha provocato un dolore ancora più intenso nella madre. Qui emerge l'amore e la sensibilità del poeta nei confronti della madre, che si preoccupava più del suo benessere e della sua sofferenza che del proprio dolore.
Nei versi successivi, il poeta parla del suo nutrimento dal seno materno e della condivisione di un legame profondo tra madre e figlio. La madre ha fornito al poeta nutrimento fisico, ma anche nutrimento emotivo, riempendo il suo cuore con il suo amore e affetto.
Tuttavia, il poeta esprime poi il dolore della perdita, dichiarando che la madre è morta quando aveva solo vent'anni. Questa perdita ha lasciato il poeta privo della figura materna, come evidenziato dalla frase "già gli occhi materni io penso a vuoto; il caro viso già mi si scolora, mamma, e più non ti so." Queste parole rivelano la tristezza e la mancanza che il poeta prova, non riuscendo più a ricordare chiaramente l'aspetto della madre.
Nel verso finale, il poeta trova un conforto immaginando il sogno immoto della madre nel freddo soggiorno dei morti. Questo immaginario lo riporta indietro nel tempo, dove la madre accarezza i suoi riccioli d'allora, evocando un senso di calore e affetto che perdura nonostante la sua assenza fisica..
In sintesi, questa poesia esprime la profonda connessione tra madre e figlio, il dolore della perdita e la persistenza dei ricordi affettuosi. Attraverso le immagini e le emozioni evocate, il poeta rende omaggio alla madre e rievoca la sua presenza e il suo amore nel cuore del narratore.
Inoltre questa poesia , rappresenta un intenso tributo alla figura materna e al legame speciale tra madre e figlio. Attraverso le parole del poeta, emergono temi come l'amore, la gratitudine, la perdita e la persistenza dei ricordi.
Pascoli riesce a trasmettere una profonda nostalgia per la madre, creando un'atmosfera carica di emozioni. La sua capacità di descrivere il dolore della madre durante il parto e il suo sacrificio nel nutrire il figlio, evidenziano un amore materno puro e incondizionato.
La tristezza e la mancanza che il poeta sperimenta dopo la morte della madre vengono espressi con parole toccanti. La perdita di una figura così importante nella vita del poeta è palpabile e si percepisce nel suo struggimento per non riuscire a ricordare chiaramente l'aspetto materno.
Tuttavia, la poesia si conclude con una nota di consolazione e speranza. L'immagine del sogno immoto della madre nel freddo soggiorno dei morti, mentre accarezza i riccioli del poeta d'allora, offre un senso di continuità e affetto. Questo finale suggerisce che, nonostante la morte fisica, l'amore e il legame tra madre e figlio sopravvivono nei ricordi e nelle emozioni.
La poesia di Pascoli invita i lettori a riflettere sull'importanza delle relazioni familiari, sulla fragilità della vita e sulla potenza dei ricordi. Ci ricorda che l'amore materno è un dono prezioso e che le persone care possono vivere dentro di noi anche dopo la loro scomparsa.
In definitiva, la poesia di Pascoli è un'espressione toccante delle complesse dinamiche familiari, del dolore della perdita e della forza dei legami affettivi. Riesce a creare un connubio di emozioni che risuona nel cuore dei lettori, invitandoli a riflettere sul significato e sull'impatto della figura materna nelle loro vite.
Commento e riflessioni:
Attraverso il linguaggio poetico delicato e intenso, Pascoli riesce a catturare l'essenza delle relazioni familiari e a mettere in luce il ruolo unico e irripetibile delle madri. La poesia ci invita a riflettere sulle esperienze universali della nascita, dell'alimentazione e della crescita, che si intrecciano con l'amore materno.
La figura della madre, in questo brano è un simbolo di forza e dedizione. Nonostante la sua assenza fisica, il suo amore continua a influenzare il narratore. La presenza dei riccioli d'allora nel sogno della madre suggerisce una connessione profonda e spirituale che trascende la morte. È un modo potente per rappresentare la persistenza dell'affetto materno anche oltre la vita terrena.
Inoltre, la poesia solleva interrogativi sul tempo e sulla sua influenza sulle relazioni umane. Il verso "Sono più di trent'anni e di queste ore" sottolinea la temporalità dell'esistenza umana e mette in risalto il passare del tempo, che può portare alla sfumatura dei ricordi e alla perdita delle caratteristiche fisiche delle persone care.
In modo profondo e intimo, cattura il complesso intreccio di amore, perdita e memoria che caratterizza le relazioni familiari. Ci invita a riflettere sulle nostre stesse esperienze e sui legami che ci definiscono come individui.
In conclusione, la poesia stessa è una testimonianza commovente dell'amore materno e delle sue implicazioni profonde nella vita di un individuo. Attraverso la sua scrittura sensibile e suggestiva, Pascoli ci ricorda l'importanza di apprezzare e onorare i legami familiari, nonché la potenza dei ricordi e dell'affetto che ci accompagnano nel corso della vita.