Risposta alle domande
Riflettere sul contenuto:
1. il testo evidenzia che la comunicazione attraverso i mezzi telematici (come i social media) ha reso più facile la diffusione di contenuti violenti e dannosi. Non rende più difficile tale diffusione, ma piuttosto mette in luce come la velocità e l'accessibilità dei mezzi telematici abbiano contribuito all'aumento dei contenuti violenti online. Il brano sottolinea l'importanza di affrontare questo problema e di responsabilizzarsi nell'uso dei mezzi telematici per contrastare la violenza e l'intolleranza online.
Riflettere sulla lingua:
2. è la lettera "w" - In italiano, la lettera "w" si pronuncia generalmente come la doppia "u" (uu)
3. critiche, giudizi, sottotraccia, viaggiare.
4. cade sulla a stigmatizzàre.
Conoscere le parole
5. le parole sono Offline, social e web
"Offline" pronuncia offline, si riferisce a uno stato in cui un dispositivo o una persona non è connessa a Internet o non è in modalità online. In italiano, "offline" può essere tradotto come "fuori linea" o "senza connessione".
"Web" è l'abbreviazione di "World Wide Web" ed è comunemente utilizzata per riferirsi a Internet o alla parte di Internet che contiene pagine web accessibili tramite browser. In italiano, "web" può essere tradotto come "rete" o "internet".
La parola "social" è una parola in inglese che può essere utilizzata anche in italiano con lo stesso significato. In italiano, la parola "social" si riferisce ai social media o ai social network, come Facebook, Twitter, Instagram, ecc. Questi sono servizi online che consentono alle persone di condividere contenuti, interagire e comunicare tra loro attraverso la rete. Entrambe le parole sono comunemente utilizzate anche in italiano, specialmente nell'ambito della tecnologia e della comunicazione online.
6. stigmatizzare significa; biasimare con frasi aspre e taglienti, quasi a imprimere un marchio: s. il comportamento, le decisioni di qualcuno.
7. RISPOSTA A: La "gogna mediatica" è un'espressione che si riferisce a un fenomeno in cui una persona o un gruppo di persone viene esposta in modo negativo e diffamatorio dai mezzi di comunicazione di massa, come la televisione, la stampa, la radio o i social media. Questa esposizione negativa può avvenire attraverso notizie, commenti, reportage o altri contenuti che mettono in discussione la reputazione e l'integrità della persona o del gruppo, spesso senza prove concrete o a volte basandosi su informazioni non verificate. Questa può causare danni significativi alla reputazione e all'immagine della persona coinvolta e può portare a conseguenze personali, professionali o sociali gravi. Spesso, la gogna mediatica coinvolge un alto grado di sensazionalismo, polemiche e critica negativa da parte dei media, spesso alimentata dall'interesse del pubblico per storie scandalistiche o sensazionali. In molti casi, questa può essere dannosa e ingiusta, poiché può colpire individui senza garantire loro la possibilità di difendersi adeguatamente o di ottenere una revisione equa delle accuse. Pertanto, è un fenomeno che suscita preoccupazione per quanto riguarda l'etica e l'impatto dei media sulla vita delle persone coinvolte.
8. Le autrici, assumendo un punto di vista esterno, affermano che le donne, come cittadine e giornaliste, comprendono bene che il linguaggio che utilizzano è fondamentale per influenzare le azioni che compiranno. Sottolineano che la violenza verbale rimane violenza indipendentemente dal comportamento della vittima o dalla natura delle immagini coinvolte. Anche se si trattasse di immagini provocatorie ("osé"), ritengono che la violenza dei commenti online non possa essere giustificata. Inoltre, sostengono che Internet, pur essendo uno strumento di interazione, emancipazione, lavoro e arricchimento culturale, non dovrebbe essere usato come mezzo per diffondere stereotipi, discriminazioni e intolleranza.
COMMENTO SUL BRANO
Il tema principale del brano sembra essere l'impatto negativo dell'uso dei social media sulla vita delle persone, in particolare riguardo alla diffusione di contenuti violenti, critiche, giudizi e insulti online. "Scatti rubati", momenti intimi che diventano pubblici" sembra riferirsi al fenomeno delle foto o dei video personali condivisi online senza il consenso delle persone coinvolte, rendendo pubblica la loro privacy. Il brano descrive l'impatto dei social media come un mezzo attraverso il quale la violenza verbale e i pregiudizi si diffondono rapidamente. Inoltre, sottolinea come il comportamento online possa danneggiare le persone nel mondo reale. Il brano sottolinea che il linguaggio utilizzato nei commenti online può essere estremamente offensivo e dannoso. Queste parole possono includere insulti, critiche e stereotipi. L'autore sottolinea che chiunque partecipi alla diffusione di contenuti violenti online è responsabile delle sue azioni e che condividere tali contenuti non è meno colpevole di chi li pubblica per primo. Il brano suggerisce che la violenza online non può essere giustificata indipendentemente dal comportamento della vittima o dal contenuto delle immagini coinvolte. Il messaggio principale è che i social media, pur essendo un potente strumento di interazione e comunicazione, non dovrebbero essere utilizzati per diffondere stereotipi, discriminazioni o intolleranza. Il brano affronta il tema della discriminazione e degli stereotipi online sottolineando che tali comportamenti non sono giustificabili e dovrebbero essere condannati. L'affermazione "la violenza è violenza e prescinde dal comportamento della vittima o da come sia ritratta in una fotografia" indica che non importa quale sia la situazione o l'aspetto delle persone coinvolte, la violenza online è sempre inaccettabile. L'autore dice che le reti sociali dovrebbero essere utilizzate per scopi positivi come l'interazione, l'emancipazione, il lavoro e l'arricchimento culturale, ma non dovrebbero diventare uno strumento per diffondere odio, discriminazione o stereotipi.