Analisi di Tersite
a. Caratterizzazione fisica di Tersite:
Dati espliciti: Tersite è descritto come un personaggio fisicamente repellente, con dettagli che ne accentuano la bruttezza. È presentato come un soldato semplice, non un guerriero nobile, e la sua figura è in netto contrasto con quella degli eroi omerici.
b. Termini e espressioni che connotano negativamente i suoi comportamenti:
Vociava smodato (v. 212): Indica che Tersite parlava in modo eccessivo e senza controllo, mostrando mancanza di moderazione.
Molte parole sapeva in cuore, ma a caso, / vane, non ordinate (vv. 214-215): Questa espressione sottolinea che Tersite parlava in modo confuso e senza un ordine logico, rendendo il suo discorso inefficace e privo di valore.
Quello che a lui sembrava che per gli Argui sarebbe / buffo (vv. 215-216): Tersite cercava di essere divertente, ma il suo comportamento era visto come ridicolo e inappropriato.
Era odiosissimo (v. 220): Questa frase evidenzia che Tersite era profondamente antipatico agli altri Achei, a causa del suo comportamento spregevole.
Il ruolo narrativo di Tersite
Argomenti usati da Tersite per attaccare Agamennone:
Tersite critica Agamennone per la sua avidità e per il fatto che accumula ricchezze mentre i soldati soffrono. Mette in evidenza l'ingiustizia del comportamento di Agamennone, accusandolo di sfruttare i suoi uomini.
Perché sostiene la necessità di abbandonare la guerra:
Tersite sostiene che la guerra non porta benefici ai soldati, ma solo sofferenze. Ritiene che sia inutile continuare a combattere per un capo che non si preoccupa del loro benessere.
Parole usate per far leva sull'emotività degli ascoltatori:
Tersite cerca di suscitare rabbia e risentimento verso Agamennone, parlando delle ingiustizie subite dai soldati e della mancanza di rispetto nei loro confronti.
Giudizio sul comportamento di Achille:
Tersite critica anche Achille, definendolo un codardo per non aver reagito alle offese di Agamennone, anche se in realtà Achille è un eroe rispettato.
Il tema del potere
Replica di Odisseo a Tersite:
Odisseo rimprovera Tersite per la sua insolenza e lo punisce fisicamente, dimostrando che il potere è saldamente nelle mani dell'aristocrazia guerriera.
Significato della punizione con lo scettro:
La punizione con lo scettro simboleggia il potere e l'autorità dell'aristocrazia, che non tollera l'insubordinazione.
Reazione degli Achei:
Gli Achei approvano la punizione di Tersite e ridono della sua umiliazione, dimostrando il loro sostegno ai capi.
Punto di vista del poeta-narratore:
Il poeta-narratore condivide il punto di vista di Odisseo, come evidenziato dalla descrizione negativa di Tersite e dalla giustificazione della sua punizione.
Differenza tra le critiche di Tersite e quelle di Achille:
Le critiche di Tersite sono considerate ingiurie perché provengono da un soldato semplice e sono espresse in modo volgare e disordinato, a differenza di quelle di Achille, che è un eroe rispettato.
Limite delle prerogative dell’assemblea:
L'episodio dimostra che l'assemblea non ha un reale potere decisionale, ma è solo un luogo di discussione controllato dall'aristocrazia.
Per scrivere
Tersite è un personaggio che rappresenta l'antieroe nell'epica omerica. Fisicamente repellente e moralmente spregevole, è la negazione dei valori eroici come il coraggio, la nobiltà e la generosità. Il suo comportamento meschino e la sua insolenza lo rendono un modello negativo, un esempio di ciò che non si deve essere. Attraverso Tersite, il poeta sottolinea l'importanza dei valori aristocratici e l'inevitabilità della punizione per chi osa sfidare l'ordine stabilito. La sua umiliazione pubblica serve a rinsaldare il potere dei capi e a ribadire i valori della società guerriera.
Ciao!