ITALIANO

Messaggioda funghetta » 18 mar 2009, 16:00

Salve Mi servirebbero 2 opere d'arte ( di due quadri ) La Descrizione

Grazie :wink:

funghetta

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Messaggioda giuliaciti » 18 mar 2009, 16:06

quali quadri?

giuliaciti

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Messaggioda funghetta » 18 mar 2009, 16:43

qualsiasi... dei quadri famosi =)

funghetta

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Messaggioda giuliaciti » 18 mar 2009, 16:59

IL BACIO - KLIMT


IL BACIO

Gustav Klimt, Il bacio, 1907

Apice del "periodo d’oro" ormai prossimo alla conclusione, Il bacio è indubbiamente l’opera più popolare di Klimt: acquistato alla Kunstschau del 1908 dalla Galleria di Stato, già all’epoca era ritenuto il massimo capolavoro dell’artista.
Il tema della coppia persa nell’inebriante unione amorosa non è certo nuovo per Klimt:, immagini ormai appartenenti a una sfera mitico-simbolica indipendente dalla realtà. Anche gli elementi formali e compositivi del Bacio sono già stati ampiamente sperimentati da Klimt in opere precedenti: dallo schema piramidale al fondo d’oro, dalla decorazione astratto-geometrica al trattamento simile al mosaico.
Ciò che rende il Bacio un’autentica e splendida summa dell’arte di Klimt fino a quel momento, è il perfetto equilibrio con il quale i diversi aspetti del suo linguaggio vengono a comporsi: un equilibrio perfetto, ma al tempo stesso precario e sottile, tra il naturalismo dei volti e delle mani e l'astrattismo delle vesti, tra l’assolutezza del fondo d’oro e il brulicante prato fiorito, tra la forte carica erotica e il potente afflato cosmico.
Isolati dal mondo in un abbraccio che è fusione sensuale e spirituale al tempo stesso, gli amanti del Bacio celebrano il trionfo del potere risolutore dell’eros, in grado di ridurre in estatica armonia i conflitti tra uomo e donna e tra persona e natura. Alla differente decorazione delle vesti dei due amanti, modulata sulle varie tonalità dell’oro, è affidato il ruolo di segnalare, all’interno della cosmica unione, l’irrinunciabile diversità dei sessi: secondo un codice simbolico ampiamente diffuso le forme dure e angolose, quali i rettangoli eretti, sono connaturate al mondo maschile; quelle morbide e curvilinee, quali i cerchi concentrici, al mondo femminile.
Nella sua utopica visione della pittura come strumento di miracolose armonie, Il bacio è un’autentica sintesi estetica della cultura "fin de siècle", con tutte le sue illusioni e le sue profezie, i suoi limiti e le sue conquiste.
Come altri quadri di questo periodo ha formato quadrato. In esso le figure presenti sono due: un uomo ed una donna inginocchiati nell’atto di abbracciarsi. Un prato ricco di fiori colorati funge da indefinibile piano di giacitura, mentre l’oro di fondo annulla l’effetto di profondità spaziale. Il quadro ha quindi un aspetto decisamente bidimensionale.
Delle due figure, le uniche parti realizzate in maniera neturalistica sono i volti, le mani e le gambe della donna. Per il resto l’uomo e la donna sono interamente coperte da vesti riccamente decorate. Quella dell’uomo è realizzata con forme rettangolari erette in verticale, mentre la veste della donna è decorata con forme curve concentriche. La differente geometria delle due vesti è espressione della differenza simbolica tra i due sessi.
Dell’uomo è visibile solo la nuca ed un parziale profilo molto scorciato. La donna ci mostra invece l’intero viso, piegato su una giacitura orizzontale. Ha gli occhi chiusi ed un’espressione decisamente estatica. È proprio il volto della donna che dà al quadro un aspetto di grande sensualità.
Nell’arte di Klimt la donna occupa un posto decisamente primario. Rinnovando il mito della «femme fatale» per Klimt la donna è l’idea stessa di eros. Di quell’eros che è a un tempo amore e morte, salvezza e perdizione. È un idea che serpeggia in tutta la mentalità del tempo, ma con connotazioni decisamente antifemministe. In Klimt la posizione tende invece a ribaltarsi, assumendo la donna ruolo di decisa superiorità rispetto all’uomo. È lei la depositaria di quel gioco amoroso che rinnova continuamente la vita e la bellezza.
Ma il tutto si manifesta non tanto nelle azioni ma nelle sensazioni interiori. Ecco così che la donna del Bacio riesce a sublimare un’azione al limite del banale in qualcosa che ha afflato cosmico. Qualcosa che trascende verso la pienezza interiore più intensa.
La grande armonia formale del quadro, insieme al contenuto di elegante erotismo, fanno di questo quadro il prodotto di un tempo che stava rapidamente scomparendo. La comparsa in quegli anni dell’espressionismo rese manifesta l’inattualità di questo mondo klimtiano fatto di eleganza e sensualità, che presto scomparve per tempi più drammatici e violenti segnati dagli eventi bellici della prima guerra mondiale.



ATTIVITA’ ARTISTICA
Gustav Klimt fu uno dei più eccellenti pittori della sua epoca e una figura di rilievo nella storia culturale austriaca.
Formatosi artisticamente nel solco della tradizione, sviluppò presto uno stile unico e personale che lo pose in primo piano nell'avanguardia.
L'incarico più importante ricevuto da Klimt negli anni della maturità furono i mosaici per la sala da pranzo del palazzo Stoclet di Bruxelles.
Pur avendo eseguito alcuni ritratti agli inizi della carriera, gran parte delle opere di Klimt in questo campo sono state realizzate dopo la svolta del secolo quando, in seguito alla controversia sui suoi dipinti per l'Università di Vienna, abbandonò la pittura decorativa di ampie dimensioni e cercò altre fonti di guadagno.
Klimt iniziò a dipingere paesaggi solo verso i trentacinque anni.
Li realizzava durante le vacanze e difatti mostrano di preferenza i luoghi frequentati d'estate dai ricchi viennesi.
I paesaggi costituiscono una parte sostanziale dell'opera dell'artista: sono oltre cinquanta e pertanto rappresentano un quarto di tutta la sua opera pittorica pervenutaci.
Gustav fu uno dei più grandi disegnatori dei suoi tempi.
Oltre ai frequenti bozzetti per i dipinti, eseguì molti disegni come opere a sé stanti.
I primi, spesso eseguiti a carboncino, sono in stile tradizionale e mostrano una solida tecnica; i successivi invece più liberi e delicati, in genere eseguiti a matita o a pastello.
Il tema preferito era la donna nuda o semivestita.
Molti disegni sono particolarmente erotici e mostrano la donna sdraiata sul letto o su un divano in atteggiamenti decisamente provocatori ma rappresentati con tale eleganza e tenerezza da non risultare mai volgari.
Il pittore eseguì anche illustrazioni per libri e riviste.
Le prime risalgono ancora all'epoca in cui era studente, ma le più importanti furono quelle realizzate per "Ver Sacrum", la rivista della Secessione.
Le allegorie sulla condizione umana sono tra i dipinti più complessi ed enigmatici di Klimt.
Dal momento che raramente commentava le sue opere, è spesso difficile individuare il significato dei suoi dipinti meno convenzionali, anche se gli scopi paiono abbastanza evidenti.
Il tema centrale è il sesso, che viene però trattato nei modi più disperati e riflette l'opinione che Klimt aveva delle donne, viste come idoli bellissimi o tenere madri, ma anche come predatrici che si servono del loro fascino come di una trappola fatale

giuliaciti

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Messaggioda giuliaciti » 18 mar 2009, 17:01

IL BACIO - HAYEZ

Francesco Hayez
“IL BACIO”
Pinacoteca di Brera, Milano 1859
olio su tela cm 112 x 88


Francesco Hayez (1791-1882), fu il più importante pittore del Romanticismo italiano, autore di quadri a soggetto storico, che scavavano nel passato della nazione per trovarvi le origini dei suoi sentimenti di libertà e di indipendenza.
Francesco Hayez ebbe una formazione giovanile neoclassica. Originario di Venezia, nel 1809 si trasferì a Roma dove entrò in contatto con Antonio Canova di cui divenne amico ed allievo. Trasferitosi a Milano nel 1820, in questa città raccolse l’eredità del maggiore pittore neoclassico italiano: Andrea Appiani. Il suo stile pittorico si formò di un linguaggio decisamente neoclassico che non perse mai neppure nella sua fase romantica. Il suo romanticismo è infatti una scelta solo tematica. Nel 1820 realizzò il suo primo quadro di ispirazione medievale «Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri» che venne considerato il manifesto del romanticismo italiano. Due anni dopo realizzò il quadro de «I Vespri siciliani». La sua produzione, oltre ai temi storici, fu proficua anche nel genere dei ritratti. Dal 1850 diresse l’Accademia di Brera, divenendo un personaggio di spicco dell’ambiente culturale milanese. Man mano però si accentuava nel pittore un sentimento di accorato pessimismo ideologico, originato dalle disillusioni politiche; un sentimento evidente nella serie delle Malinconie (1840-1842) e delle Meditazioni (1850-1851), vere e proprie allegorie che alludono alla crisi degli ideali risorgimentali, quasi sempre risolte, sul piano figurativo, in descrizioni sensuali di nudi torsi femminili. Anche l'opera più celebre di Hayez, “Il Bacio”, partecipa di questo pessimismo.
Il soggetto sembra a prima vista sentimentale, più che politico, ma non bisogna dimenticare che gli artisti risorgimentali erano spesso costretti a "mascherare" i propri messaggi, calandoli in realtà storiche lontane dal presente oppure creando situazioni allusive e simboliche Dietro il Bacio si nasconde, quindi, un significato politico legato alla circostanza in cui venne presentato: il 9 settembre del 1859, a tre mesi dall’ingresso di Vittorio Emanuele e del suo alleato Napoleone III a Milano. Il pubblico dell'epoca interpretò subito questo quadro in termini politici, vedendovi rappresentato l'addio alla donna amata da parte di un patriota costretto all'esilio. L'opera rappresenta l'attimo terribile del distacco tra due giovani condannati ad una separazione piena di tragici enigmi. L’ombra che sale le scale è il segno che il giovane è pronto a fuggire, il bacio è dunque d’addio. Il dettaglio del pugnale fa del giovane un rivoluzionario.
Gli eventi che nell'immagine sono velati sotto una coltre di colore teso, stirato, brillante, nascondono le divisioni interne di questi simboli di una società in tumulto, ma prigioniera degli ipocriti. Si possono notare i colori delle vesti dei personaggi, che creano un preciso richiamo alle bandiere degli stati francese e italiano.
Nel dipinto le figure sono disegnate con una precisione e nettezza di contorni proprie della pittura classica, ma il loro atteggiamento appassionato, l'abbandono languido della donna e il piegarsi su di lei dell'uomo, creano una atmosfera intensa e commossa, tipica dell'arte romantica. Va inoltre sottolineata l'attenzione per i dettagli (le pieghe della veste, i riflessi della stoffa), che conferisce al dipinto un grande realismo. Il vestito della donna appare turgido e corposo, da un lato, ma trasparente e morbido dall’altro. La sua flessuosa figura, ritagliata tra il rosso delle calze e il bruno del mantello del giovane, è impreziosita dai riflessi cangianti e lucenti della veste di seta, che sembra aggiungere luce alla scena.
Vicino alle idee di Alessandro Manzoni, Hayez, sosteneva che la sua pittura romantica non nascesse da idee filosofiche, ma dal puro sentimento. In realtà i suoi quadri, dal disegno accademico ma dal colore caldo e toni appassionati, con una tensione comunicativa di tipo teatrale, rispecchiano esattamente gli ideali risorgimentali dell'epoca, esaltati dalla musica di Giuseppe Verdi.
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oppure:

Hayez Francesco: "Il bacio"

Il maggiore pittore del romanticismo italiano fu Francesco Hayez (1791 - 1882). Egli si dedicò ai soggetti storici e civili, esprimendo nella sua pittura gli ideali del Risorgimento. Il quadro "Il bacio" fu realizzato nel 1859. Il soggetto sembra a prima vista sentimentale, più che politico, ma non bisogna dimenticare che gli artisti risorgimentali erano spesso costretti a "mascherare" i propri messaggi, calandoli in realtà storiche lontane dal presente oppure creando situazioni allusive e simboliche Il pubblico dell'epoca interpretò subito questo quadro in termini politici, vedendovi rappresentato l'addio alla donna amata da parte di un patriota costretto all'esilio. Nel dipinto le figure sono disegnate con una precisione e nettezza di contorni proprie della pittura classica, ma il loro atteggiamento appassionato, l'abbandono languido della donna e il piegarsi su di lei dell'uomo, creano una atmosfera intensa e commossa, tipica dell'arte romantica. Va inoltre sottolineata l'attenzione per i dettagli (le pieghe della veste, i riflessi della stoffa), che conferisce al dipinto un grande realismo.
Vicino alle idee di Alessandro Manzoni, sosteneva che la sua pittura romantica non nasceva da idee filosofiche, ma dal puro sentimento. In realtà i suoi quadri, dal disegno accademico ma dal colore caldo e toni appassionati, con una tensione comunicativa di tipo teatrale, rispecchiano esattamente gli ideali risorgimentali dell'epoca, esaltati dalla musica di Giuseppe Verdi.

Analisi
Autore: Hayez Francesco
Titolo: "Il bacio"
Data: Venezia, 1859
Collocazione: Milano, Pinacoteca di Brera
Soggetto: L'addio tra due giovani che simboleggia l'addio di un soldato alla sua patria, perché deve partire in guerra
Contenuto oggettivo: l'opera rappresenta due giovani innamorati che si stanno baciando appassionatamente
Contenuto soggettivo: L'opera rappresenta l'attimo terribile del distacco tra due giovani condannati ad una separazione piena di tragici enigmi. Gli eventi che nell'immagine sono velati sotto una coltre di colore teso, stirato, brillante, nascondono le divisioni interne di questi "simboli" di una società in tumulto, ma prigioniera degli ipocriti. Questi giovani, ignari, stanno per pagare le colpe di un reato che non hanno commesso. L'autore, magistralmente, nasconde il patos dietro il sipario di sentimenti forti ma delicati di colori in contrasto e in perfetta armonia.
Descrizione: Un giovane ragazzo con un mantello rosso ed un cappello bacia una giovane ragazza molto elegante, vicino agli scalini
Analisi formale
Segno: Invisibile
Linea: Suggerisce volume
Superficie: Liscia e ritmata
Colore: Freddo, caldo, non colore
Luce: Direzionata bianca
Volume: Reale
Spazio: Reale e chiuso
Composizione: Simmetrica

giuliaciti

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Messaggioda giuliaciti » 18 mar 2009, 17:03

ti ho dato questi 2 perchè li ho fatti x scuola e sono i primi che mi sono venuti in mente...
vanno bene?

cmq...sono questi 2:

klimt: Immagine

hayez: Immagine

giuliaciti

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Messaggioda funghetta » 18 mar 2009, 20:57

Grazie sei stata dawero gentilissima! grazieate

funghetta

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Messaggioda giuliaciti » 18 mar 2009, 21:19

di niente...spero vadano bene! :mrgreen:

giuliaciti

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