da miki91 » 8 mag 2009, 18:17
CONFRONTO FRA DUE POESIE CHE SONO STATE TRADOTTE DAL CARMEN 101 DI CATULLO..
Dopo aver traversato terre e mari
Dopo aver traversato terre e mari,
eccomi, con queste povere offerte agli dei sotterranei,
estremo dono di morte per te, fratello,
a dire vane parole alle tue ceneri mute,
perché te, proprio te, la sorte m’ ha portato via,
infelice fratello, strappato a me così crudelmente.
Ma ora, così come sono, accetta queste offerte
bagnate di molto pianto fraterno:
le porto seguendo l’antica usanza degli avi,
come dolente dono agli dei sotterranei.
E ti saluto per sempre, fratello, addio!
(Catullo, traduzione di Salvatore Quasimodo)
Di gente in gente, di mare in mare ho viaggiato,
o fratello, e giungo a questa squallida tomba
per consegnarti il dono supremo di morte
e per parlare invano con le tue ceneri mute,
poiché la sorte mi ha rapito tè, proprio tè,
o infelice fratello precocemente strappato al mio affetto.
Ed ora queste offerte, che io porgo, come comanda l'antico
rito degli avi, dono dolente alla tomba
gradisci; sono madide di molto pianto fraterno;
ti saluto per sempre, o fratello, addio.(francesco della corte)
1) I due traduttori presentano soluzioni diverse nella resa del v.1 :commentale
2)Analizza il verso 3 :come lo interpreta Quasimodo e come lo interpreta Della Corte?
3)Al verso 4 Quasimodo utilizza l'aggettivo ''vane'',della corte l'avverbio ''invano''.quale vocaboloo latino spinge i due traduttori a queste scelte ? quale dei due ti sembra più aderente al testo?
4)Entrambi i traduttori presentano una ripetizione ''enfatica ''te,proprio te'':spiega le ragione che stanno alla base di questa scelta.
5)al verso 5 i due traduttori impiegano ciascuno un diverso avverbio in relazione al fratello ''strappato'' all'affetto di Catullo .Analizza i due avverbi rispetto al vocabolo presente nel testo originale.
graie mille!!!!!