da Chiba » 3 feb 2015, 15:56
Avrei bisogno delle parafrasi di questi due sonetti :/
Se ne avete solo una va bene lo stesso.
Sono di Petrarca del canzoniere.
Cantai, or piango, et non men di dolcezza
del pianger prendo che del canto presi,
ch'a la cagion, non a l'effetto, intesi
son i miei sensi vaghi pur d'altezza.
Indi et mansuetudine et durezza
et atti feri, et humili et cortesi,
porto egualmente, ne me gravan pesi,
ne l'arme mie punta di sdegni spezza.
Tengan dunque ver' me l'usato stile
Amor, madonna, il mondo et mia fortuna,
ch'i'non penso esser mai se non felice.
Viva o mora o languisca, un piu gentile
stato del mio non e sotto la luna,
si dolce e del mio amaro la radice.
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I' piansi, or canto, che 'l celeste lume
quel vivo sole alli occhi miei non cela,
nel qual honesto Amor chiaro revela
sua dolce forza et suo santo costume;
onde e' suol trar di lagrime tal fiume,
per accorciar del mio viver la tela,
che non pur ponte o guado o remi o vela,
ma scampar non potienmi ale ne piume.
Si profondo era et di si larga vena
il pianger mio et si lunge la riva,
ch'i' v'aggiungeva col penser a pena.
Non lauro o palma, ma tranquilla oliva
Pieta mi manda, e 'l tempo rasserena,
e 'l pianto asciuga, et vuol anchor ch'i' viva.