siamo sotto il vostro potere: voi non vi pentirete della nostra lealtà nè noi del vostro potere
2 numquam me paenitebit maxima pericula pro patria subire.
non mi pentirò mai di affrontare i più grandi pericoli per la patria
3 me civitatis morum piget taedetque.
provo rincrescimento e fastidio dei costumi della città
4 me rei piblicae maxime miseritum est.
provai moltissima compassione per lo stato
5 "audi quod dicam" -"Taedet iam audire eadem miliens!"
ascolta ciò che dirò - "ormai provo fastidio sentire le stesse cose migliaia di volte !"
6 sapientis est proprium nihil quod paenitere possit facere.
è proprio del saggio non fare nulla di cui si possa pentire
7 sunt homines quos infamiae suae neque pudeat neque taedeat.
ci sono degli uomini che non provano vergogna nè disgusto della loro infamia
8 xenocrates,cum maledicorum quorundam sermonibus summo silentio interesset,uni ex his quaerenti cur solus taceret "Dixisse me-inquit-aliquando paenituit,tacuisse numquam"
Senocrate, mentre in estremo silenzio partecipava ai discorsi di alcuni maldicenti, ad uno di questi che gli chiedeva perchè solo lui tacesse disse : «Qualche volta mi sono pentito di aver parlato, di aver taciuto mai».
9 dionysum solet,cum aliquid furiose fecit,paenitere.
Dioniso è solito pentirsi, quando ha compiuto qualcosa in maniera furiosa.
10 hoc tibi philosophia praestabit:numquam te paenitebit tui.
questo ti fornirà la filosofia: non ti pentirai mai di te
11 pudet me tibi confiteri et queri de APPI,homines ingratissimi,iniuriis.
mi vergogno di confessarti e di lamentarmi delle offese di Appio, uomo estremamente ingrato
12 bene si amico feceris,ne pigeat fecisse;potius pudeat si non feceris.
se farai del bene ad un amico, non ti rincrescere di averlo fatto; piuttosto vergognati, se non l'hai fatto
ciao braccobaldobau
