Tradurre una versione di greco alla maturità diventa ancora più complicato rispetto a quando si fanno i compiti a casa per molteplici fattori.
A casa abbiamo i cosiddetti "aiutini" in primis skuolasprint da consultare che ormai annovera migliaia e migliaia di versioni di greco tradotte, il vocabolario GI on line e non cartaceo, che, come sappiamo tutti, stanca meno nella sua consultazione e che ci evita la gobba alla Giacomo Leopardi, mettiamoci pure l'ansia da prestazione e la paura folle che ci attanaglia e i giochi sono chiusi.
Non si sa poi perché il giorno della maturità è sempre il più caldo dell'anno, e quindi ci apprestiamo a compiere questa fatica titanica, con 100 gradi (mai che piovesse quel giorno per rendere l'aria più fresca... a memoria d'uomo, giuro che non è mai capitato!) quindi il mio consiglio è sempre quello di portare pacchetti e pacchetti di fazzoletti per detergersi spesso e per evitare di lasciare sui banchi una scia di schiuma come quella della lumaca.
Poiché le uniche nozioni che ti verranno in mente di tutto quanto hai studiato in cinque anni del mondo classico, per analogia, saranno solo LE FATICHE DI ERACLE (
purtroppo però le versioni che hai tradotto sono del biennio e quindi non verranno mai date come prova di maturità), ho ritenuto opportuno ricordarvi di leggere il mio articolo su come si traduce una versione di greco, che se seguito attentamente, sicuramente vi potrà dare un valido aiuto (o almeno lo spero)...
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