Priamo, che aveva assegnato (ἐκδίδωμι) Ariba ad Irtaco, sposò (aor. γᾰμέω) Ecuba figlia di Dimante o come dicono alcuni di Cisse o come dicono altri del fiume Sangario e di Metope. Come primo gli generò Ettore; quando stava per generare il secondo neonato (βρέφος -ους), Ecuba credette (δοκέω) in sogno di generare (τίκτω) una torcia rovente che si spandeva per tutta la città e la bruciava.
Venuto a conoscere (μανθανω) il sogno da Ecuba, Priamo mandò a chiamare il figlio Isaco: era infatti un interprete di sogni (arte) che aveva appreso dal nonno materno Merope....
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