In verità adesso egli, quel Fulvio che guerreggiò col compagno Ennio, non dubitò di consacrare alle Muse le prede di Marte. Perciò in questa città gli imperatori similmente armati onorarono il nome dei poeti e i templi delle muse, (città) in cui i giudici togati non devono essere in contrasto con l’onore delle Muse ed col benessere dei poeti.
E, affinché lo facciate più volentieri, già io, o giudici, vi indicherò, anche a gloria del mio nome, in modo forse troppo aspro, ma tuttavia onesto, vi confesserò. ...
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