Un marinaio viene spinto da una tempesta verso un'isola deserta ed oscura.
In quel luogo non c'è vita: non brucano l'erba caprette, agnelle e vitelle e ne (vi) scorrono placide acque. Allora il marinaio tende in avanti i palmi delle mani ed invoca la fortuna (infatti la fortuna è una dea): "Fortuna dove sei? Perchè sono scampato alla tempesta, se ora muoio d'inedia?...
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