Narciso, cacciatore dell’arcadia, era un bel giovane, tuttavia superbo. Pieno di sé per la bellezza del proprio fisico, non considerava degne d’aiuto le preghiere dell’infelice Eco. Perciò gli dèi superni decisero di punire il giovane e gettarono nel duro animo di narciso un nuovo desiderio: s’innamorò di sé e della sua bellezza. Una volta, dopo le fatiche della caccia, mentre placava la sete presso un limpido lago, vide il proprio aspetto nell’acqua argentea del lago e fu preso dall’ammirazione e da un amore insano di sé. Stette a lungo immobile e contemplava con occhi attenti la propria immagine nel placido specchio d’acqua, non avvertiva né la fame né la sete, ma tutti i giorni e tutte le notti osservava fisso l’acqua. ...
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vocaboli
venator venatoris terza declinazione cacciatore
adulescens adulescentis 3.d. giovane
pulcritudo pulcritudinis 3.d. bellezza
corpus corporis 3.d. corpo fisico
prex precis 3.d. preghiera
infelix infelicis 3.d. infelice
echus echus 4.d. eco
iuvenis-is 3.d. giovane
cupiditas cupiditatis 3.d. desiderio
amor amoris 3.d. amore
venatio venationis 3.d. caccia
labor laboris 3.d. lavoro fatica
lacus-us 4.d. lago
sitis-is 3.d. sete
species speciei 5.d. aspetto forma
admiratio admirationis 3.d. ammirazione
effĭgĭēs, ēi, 5.d. immagine
fames-is 3.d. fame
dies diei 5.d. giorno
nox noctis 3.d. notte
vis roboris 3.d. forza
imago imaginis 3.d. immagine
flos floris 3.d. fiore
mollis-e 3.d. agg.. molle morbido tenero