Alcibiade, vedendo a Olimpia che l'adunanza del popolo era amata e ammirata da tutti gli uomini e che i Greci in questa facevano sfoggio di ricchezza, di forza e di educazione, che gli atleti venivano onorati e che le città, quelle dei vincitori diventavano celebri, decideva di gareggiare per diventare più famoso e per poter acquistare (ἐπικτῷτο, ἐπικτάομαι pres ottativo 3a sing) una fama abbondantissima e immortalità...
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