da tutor geppetto » 26 ago 2024, 11:16
L’astronomo distratto.
Un astronomo usciva sempre di sera ed osservava le stelle. E una volta rivolgeva tanta attenzione al cielo che (e) cadeva in un fosso. Un passante allora, quando sentiva che l’astrologo si lamentava (ὀδύρομαι) e urlava, si avvicinava al fosso e subito si rendeva conto dell’accaduto e si stupiva molto, ma coglieva lo strano comportamento (ἀτοπία-ας) degli uomini e diceva all’astrologo: «O vanaglorioso, le cose del cielo diventano (sono) avverse e dannose da vedere se non ti curi (sai vedere) di quelle tra i piedi!». Il racconto è mirato per gli uomini i quali si vantano (ἀλαζονεύομαι) in modo eccessivo, ma non riescono a portare a buon fine le cose che riguardano tutti (κοινός-ή-όν).