1) In Sicilia verso questa primavera (“i tempi di questa primavera”) anche Gilippo si dirigeva verso Siracusa.
2) I poeti Greci (“dei Greci”) considerano l’Olimpo la casa degli dei beati.
3) Malvolentieri (“non volentieri”) gli uomini buoni seguono dei cattivi comandanti.
4) Un leone e un asino selvatico inseguono delle belve, uno con la forza, l’altro con la velocità nelle zampe.
5) Tutta la vita dell’uomo necessita di armonia e accondiscendenza.
6) Le donne e i fanciulli temono i serpenti.
7) Veloci navi nere navigano per il mare, simili a dei veloci uccelli.
8) In primavera l’esercito partiva per una spedizione militare.
9) I leoni sono spaventosi per gli artigli e i denti.
10) I cittadini onorano il salvatore della patria.
11) Zeus ottiene il potere nel cielo, Poseidone nel mare, mentre Plutone nell’Ade.
12) Dopo la vittoria dei Persiani gli Ateniesi toglievano l’egemonia agli Spartani, usando come pretesto la tracotanza di Pausania.
13) I soldati credevano di essere in pericolo e di non avere né viveri né acqua (dativo di possesso).
14) Bisogna che le madri stesse nutrano i figli e che (lo) facciano nel rispetto di questi.
15) Le cose buone infondono in molti prepotenza, invece le cose brutte infondono a tutti prudenza.
16) A Siracusa (“nella città dei Siracusani”) i nobili si incontravano indossando (“avendo” come anche nella frase 20) anche delle graziosi vesti comode.
17) Il giorno dopo sia gli Assiri, che Creso e gli altri comandanti facevano riposare l’esercito.
18) Eurialo e Niso conversavano raramente (“con rarità”), avanzavano alla luce della luna e delle stelle, inspirano anche in mezzo ai Rutuli addormentati e ferivano la gola o il torace o il ventre di innumerevoli uomini
19) Poiché c’erano degli sconosciuti, il discorso spiegava che Ciro si fosse andato via velocemente con delle triremi.
20) Quando i nemici se ne andavano, le miseri mogli dei soldati, indossando dei pepli neri, pregavano gli dei di soffiare forza sugli uomini.