pagina 145 esercizio 279 (parte 1)

Messaggioda Nonono » 22 dic 2024, 16:22

tradurre frasi dell’esercizio 279 a pagina 145. ciò è su una scheda, contenuto estratto da un libro di greco. L’alleata parte 1, la parte 2 dell’esercizioè in un’altra richiesta con omonimo titolo, cambia solo “parte 1” che diventa “parte 2”.
Allegati
greco p. 145 esercizio 279 pagina 1.jpeg
Nonono
 
Risposte:

Messaggioda mario100 » 23 dic 2024, 21:10

1) C’è anche un’altra storia raccontata dagli abitanti del posto, che prima del regno di Zeus in questa terra dominasse Crono.
2) Alcuni hanno più cura degli altri che di loro stessi; alcuni solo di loro stessi, e in nessun modo degli altri.
3) Cosa era un tempo una cosa amata per il guadagno e chi erano gli altri amanti del guadagno?
4) Le eccessive ricchezze danneggiano alcuni uomini.
5) Chi dunque comanda chi regna? La legge, il re di tutte le cose mortali e immortali, come dice il poeta Pindaro.
6) A Sparta per natura i sacerdoti hanno il comando su chi regna, ovvero su alcuni padri delle leggi, ovvero sui pedagoghi.
7) Infatti attraverso la filosofia e con questa è possibile sapere qual è la cosa bella, la cosa brutta, la cosa giusta, la cosa ingiusta, e cos’è nel complesso tutta la virtù.
8) Alcuni dicono che Cesare disse a Bruto che lo colpì con forza: “Anche tu, figlio?”. (la frase originale in latino è “Tu quoque Brute, fili mi”)
9) I cittadini di questa città che ha dei saggi che amministrano lo Stato, tutti coraggiosi, giusti e assennati vivono una vita tranquilla, molto felice con un buon governo, uguaglianza, libertà ed altre cose valorose.
10) Se uno piange e incolpa la sorte, poiché non può salire al cielo è uno sciocco.
11) I fanciulli imparano dai maestri le conoscenze degli uomini saggi, le opere antiche e i discorsi utili: ascoltando aspirano a poco a poco a certe imprese e a delle azioni famose e vengono preparati ad imitarli.
12) Si dice che in Sicilia scendesse dall’Etna un torrente di fuoco; dicono che questo scorri sull’altra regione e dunque anche su coloro che abitano là in una città.
13) Da quali lavori, fatiche o pericoli erano tenuti lontani allora gli Ateniesi, cosicché coloro che (relativa prolettica con l’assorbimento del pronome) volevano morire così facilmente per la gloria che speravano godessero di una buona fama mentre erano in vita?

mario100

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