da frenkarrigo » 17 feb 2009, 18:18
Matrix 1 pagina 158 numero C. Mercurius deus, filius Iovis, ab antiquis populis astutia et eloquio colebatur
Il dio Mercurio, figlio di Giove, era venerato dagli antichi popoli per l'astuzia e l'eloquenza. Fanciullo ruba con l'inganno l'armento di Febo e nasconde abilmente il suo operato e non si spaventa delle minacce di Febo, poi con un altro inganno priverà Febo della faretra e delle frecce. In seguito Mercurio prima crea una lira con un guscio di testuggine e poi la dona a Febo in difesa dal giovane. Mercurio aveva scarpe alate: infatti era il messaggero degli dei, discendeva velocemente dall'Olimpo, viaggiava per tutte le terre ed i mari e portava messaggi agli dei supremi. Indossava un cappello e teneva un bastone d'oro con due vipere(attorcigliate) nella mano destra: con il bastone donava il sogno agli uomini e conduceva le anime dei morti negli oscuri Inferi. Inoltre Mercurio era il dio del commercio e dell'eloquenza, proteggeva i giochi d'azzardo e perciò era venerato a Roma nei luoghi pubblici.