di quale principio metodologico, di cui oggi abbiamo bisogno, erano dotati (forniti) i maestri del rinascimento ? Una prova utilissima, almeno a quanto mi sembra, si può trovare in quel breve abbozzo storico della formazione latina, che è proposto alla fine di quel libro di George Ganss intitolato 'Un'idea di S.Ignazio dell'Università gesuita". Lì infatti l'autore dimostra che i metodi medioevali e dell'età del rinascimento in questo avessero superato le nostre età , cioè per il fatto che in quei tempi abbondavano "la pratica e l'esercitazione che producono un ricordo immediato". Ai nuovi allievi venivano presentate le opere di Cicerone o di Livio non prima che questi " non avessero dimostrato una pratica di unire le singole parti a memoria tra loro al punto da essere abili a ricordare alla fine tutto da soli". Realizzato ciò, riusciva [ fiebat ] di gran lunga più facile l'accostamento a tali scritti classici, che gli allievi potevano stimare reciprocamente tanto quanto era giusto, e li conservavano non per le sole sfide di capacità interpretatoria.
ciao music_my_life
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