GLI USI DEL GENITIVO
Quanti interfuerit populi Romani fidem servare et bonam famam apud populos et reges ex multis egregiis facinoribus colligere possumus, quorum unum hic commemorare satis erit. Inter obsides, quos regi Porsenae commiserant, Clelia fuit, virgo fortis et virili animi. Quae, sui nobilis generis non oblita, cum eam captivitas pigeret, statuit sibi libertatem parere, quam pluris vita ipsa faciebat, Noctu ex castris fugit et Romanos de fidei officio commonerent. Nam pacti erant se iussuros esse obsides apud regem manere. Tunc ad Porsenam virginem remiserunt, qui tantum animi esse in muliebri corpore demiratus, iussit eam et comites eius liberas esse. Nam plurimi eius intererat Romanam fidem et magnanimitatem aemulari.
Quanto sia stato a cuore al popolo romano mantenere la parola data e il buon nome presso i popoli e i re , possiamo calcolare da numerose grandi azioni, di cui una sola sarà sufficiente ricordare qui. Fra gli ostaggi, che avevano consegnato al re Porsenna, ci fu Clelia, ragazza coraggiosa e di animo virile. Essa, non dimenticatasi della sua nobile stirpe, provando rincrescimento per la prigionia, decise di procurarsi la libertà, che stimava più della vita stessa. Di notte fuggì dall'accampamento per far ricordare ai Romani del dovere della parola data. Allora, rimandarono la ragazza da Porsenna, il quale, meravigliandosi che ci fosse tanto coraggio in un corpo di donna, ordinò che lei e le compagne fossero libere. Infatti a lui interessava moltissimo imitare la lealtà e la generosità romana.