1. mihi quidem eae verae videntur opiniones, quae honestae, quae laudabiles, quae gloriosae, quae in senatu, quae apud populum, quae in omni coetu concilioque profitendae sint, ne id non pudeat sentire, quod pudeat dicere.(Cic)
mi sembra certamente che siano schietti quei pareri, che sono onesti, apprezzabili, illustri, che devono essere dichiarati in senato, davanti al popolo, in ogni riunione e in ogni assemblea, perchè non ci si vergogni di provare ciò che ci si vergogna di dire.
2. ne tu iam mecum in gratiam redeas (attenzione: ne+cong. in una proposizione principale!), si scias quam me pudeat nequitiae tuae, cuius te ipsum non pudet.(Cic)
ne...redeas ( cong. esortativo apodosi di un periodo ipotetico)
non riconciliarti più con me, se sai quanto mi vergogno della tua depravazione, di cui tu stesso non ti vergogni.
ciao trottolina