mi sembra certamente che siano schietti quei pareri, che sono onesti, apprezzabili, illustri, che devono essere dichiarati in senato, davanti al popolo, in ogni riunione e in ogni assemblea, perchè non ci si vergogni di provare ciò che ci si vergogna di dire.
2. ne tu iam mecum in gratiam redeas (attenzione: ne+cong. in una proposizione principale!), si scias quam me pudeat nequitiae tuae, cuius te ipsum non pudet.(Cic)
ne...redeas ( cong. esortativo apodosi di un periodo ipotetico)
non riconciliarti più con me, se sai quanto mi vergogno della tua depravazione, di cui tu stesso non ti vergogni.
ciao trottolina
