Lo straordinario Atrium di Trimalcione

Messaggioda alfabeta » 5 nov 2009, 13:51

DA NOVA LEXIS PLUS PAG 122 N° 123 :mrgreen:


Et cum Agamemnone ad ianuam pervenimus, in cuius poste libellus erat cum hac inscriptione fixus: QVISQVIS SERVVS SINE DOMINICO IVSSV FORAS EXIERIT ACCIPIET PLAGAS CENTVM. In aditu autem ipso stabat ostiarius prasinatus, cerasino succinctus cingulo, atque in lance argentea pisum purgabat. Super limen autem cavea pendebat aurea in qua pica varia intrantes salutabat. Ceterum ego dum omnia stupeo, paene resupinatus crura mea fregi. Ad sinistram enim intrantibus non longe ab ostiarii cella canis ingens, catena vinctus, in pariete erat pictus superque quadrata littera scriptum CAVE CANEM. Et collegae quidem mei riserunt. Ego autem collecto spiritu non destiti totum parientem persequi. Erat autem venalicium <cum> titulis pictis, et ipse Trimalchio capillatus caduceum tenebat Minervamque ducente Romam intrabat. Hinc quemadmodum ratiocinari didicisset, deinque dispensator factus esset, omnia diligenter curiosus pictor cum inscriptione reddiderat. In deficiente vero iam porticu levatum mento in tribunal excelsum Mercurius rapiebat. Praesto erat Fortuna cornu abundanti copiosa et tres Parcae aurea pensa torquentes. Notavi etiam in porticu gregem cursorum cum magistro se exercentem. Praeterea grande armarium in angulo vidi, in cuius aedicula erant Lares argentei positi Venerisque signum marmoreum et pyxis aurea non pusilla, in qua barbam ipsius conditam esse dicebant


Allora quando giungiamo alla porta d'ingresso con Trimalcione,nel retro di questa c'era un biglietto fissato con questa scritta: LO SCHIAVO CHE SENZA L'ORDINE DEL PADRONE SARA' USCITO FUORI DI CASA,SUBIRA' CENTO FRUSTATE.
Precisamente nello stesso andito si trovava il portinaio vestito di verde, succinto di una cinta color porpora,(che) puliva un pisello in una coppa argentata. Sopra la soglia pendeva una gabbia d'oro nella quale una gazza variopinta salutava coloro che entravano.
Io rimango ancora stupito di tutte le altre cose,resto totalmente piegato e quasi supino mi spezzai le gambe.
Infatti per quelli che entrano a sinistra,non lontano dalla cella del portinaio,(c'era sottint.) un grande cane,legato con una catena,era dipinto nella parete e sopra un'iscrizione quadrata con scritto: Attenti al cane.
E così i colleghi risero di me.Io invece quasi spaventato non smisi di osservare tutta la parete con l'immaginazione ristretta.
Inoltre c'era un mercato di schiavi con scritte dipinte,e lo stesso Trimalcione capelluto teneva un bastone ed entrava a Roma,con Minerva che lo guidava.
Proprio Trimalcione imparò a far di conto,e certamente fu il tesoriore: tutto ciò un curioso pittore lo aveva riportato diligentemente con un iscrizione.In verità (da/per/con) il portico Mercurio lo portava sollevato per la barba in un grande tribunale.Davanti c'era Fortuna ricca con un corno abbondante e 3 parche d'oro che arrotolavano dei gomitoli.
Infine ho notato nel portico un gruppo di schiavi con un maestro che li costringeva a lavorare per lui.E vidi anche una grande armeria in un angolo,nella fessura vi erano il sito d'argento di Lares e la statua di marmo e una scatoletta d'oro nella quale dicevano dove fosse stata riposta la sua barba.

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Messaggioda giada » 5 nov 2009, 14:37

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