Hac re per equites gesta Caesar legionibus opera distribuit atque in eo colle quo erat potitus castra munivit. Deinde ab suis maximis castris per medium campum e regione oppidi Uzittae, quod inter sua castra et Scipionis in planitie positum erat tenebaturque a Scipione, duo brachia instituit ducere et ita derigere ut ad angulum dextrum sinistrumque eius oppidi convenirent. Id hac ratione opus instruebat, ut cum propius oppidum copias admovisset oppugnareque coepisset, tecta latera suis munitionibus haberet, ne ab equitatus multitudine circumventus ab oppugnatione deterreretur, praeterea quo facilius colloquia fiere possent, et siqui perfugere vellent, id quod antea saepe accidebat magno cum eorum periculo, tum facile et sine periculo fieret. Voluit etiam experiri, cum propius hostem accessisset, haberetne in animo dimicare. Accedebat etiam ad reliquas causas quod is locus depressus erat puteique ibi non nulli fieri [complures] poterant: aquatione enim longa et angusta utebantur. Dum haec opera quae ante dixi fiebant a legionibus, interim pars acie ante opus instructa sub hoste stabat; equites barbari levisque armaturae proeliis minutis comminus dimicabant.
Cesare diede a ciascuna legione incarico di fortificare quel posto e piantô gli alloggiamenti su quel colle di cui si era impadronito poi cominciò a far tirare dal suo campo maggiore per mezzo di quella campagna di fronte appunto ad Uzita ( la quai eта era fraposta tra le due tende e quelle del nemico in pianura e che ne aveva il possesso scipione) due ordini di trincee e (cominciò) ametterle dritte in maniera che venissero ad unirsi con il fianco destro e sinistro della città ..Le ragioni per cui si induceva a tenere in questo modo: per prima cosa, per accostare le proprie truppe più vicino alla città per cominciare ad assediarla, poi per avere dall'uno e dall'altro fianco difesa dai ripari e affinchè non potesse essere cicondato dalla moltitudine della cavalleria nemica ed (essere) costretto dal timore ad abbandonare l'impresa, secondariamente perchè potesse più agevolmente avere colloqui con gli avversari
e se qualcuno di loro avesse voluto fuggire (il che spesso avveniva con loro grande rischio, lo potesse allora fare facilmente e senza pericolo.
Volle in terzo luogo (etiam =anche) sperimentare, mettendola più vicino al nemico, se avesse intenzione di attaccarle. Oltre alle due predette ragioni si aggiungeva ancora quella che il luogo era basso e quindi si potevano scavare dei pozzi altrimenti gli conveniva mandare a prendere l'acqua lontano e poca se ne trovava. Ora mentre i soldati delle legioni erano intenti al lavoro, che già si è detto, intnto una parte dell'esercito si teneva schierato dinanzi a coloro che lavoravano sotto al nemico la cavalleria dei barbari con gli armati alla leggera attaccava da vicino qualche piccola scaramuccia