Torquato: l'autorità del console e del padre è indiscutibile

Messaggioda dado1993 » 5 gen 2010, 9:26

TITOLO: Torquato: l'autorità del console e del padre è indiscutibile
AUTORE: Tito Livio

Inizia: spoliis lectis, (manlius) ad suos revectus cum ovante gaudio turma in castra...
Finisce: ...suo damno nostra pecata luat; triste exemplum sed in posterum salubre iuventuti erimus".


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dado1993

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Messaggioda giada » 5 gen 2010, 10:17

spoliis lectis, (manlius) ad suos revectus cum ovante gaudio turma in castra atque inde ad praetorium ad patrem tendit, ignarus fati futurique, laus an poena merita esset. 'ut me omnes' inquit, 'pater, tuo sanguine ortum vere ferrent, provocatus equestria haec spolia capta ex hoste caeso porto.' quod ubi audivit consul, extemplo filium aversatus contionem classico advocari iussit.Quae ubi frequens conuenit, 'quandoque' inquit, 'tu, T. Manli, neque imperium consulare neque maiestatem patriam ueritus, aduersus edictum nostrum extra ordinem in hostem pugnasti et, quantum in te fuit, disciplinam militarem, qua stetit ad hanc diem Romana res, soluisti meque in eam necessitatem adduxisti, ut aut rei publicae mihi aut mei [meorum] obliuiscendum sit, nos potius nostro delicto plectemur quam res publica tanto suo damno nostra peccata luat; triste exemplum sed in posterum salubre iuuentuti erimus

Raccolte le spoglie (manlio) ritornato dai suoi con un urlo di gioia e lo accompagnarono all'accampamento, dove il giovane cercò immediatamente la tenda del padre, senza sapere cosa il destino avesse in serbo per lui, se cioè la lode oppure la punizione. "Padre", disse "perché tutti mi ritengano veramente figlio tuo, io ti porto queste spoglie equestri, strappate al corpo di un nemico che mi aveva sfidato a duello". Non appena il console sentì queste parole, distolse immediatamente lo sguardo dal figlio e ordinò al trombettiere di suonare l'adunata. Raccoltisi gli uomini, disse: "Poiché tu, Tito Manlio, senza portare rispetto né all'autorità consolare né alla patria potestà, hai abbandonato il tuo posto, contro i nostri ordini, per affrontare il nemico, e con la tua personale iniziativa hai violato quella disciplina militare grazie alla quale la potenza romana è rimasta tale fino al giorno d'oggi, mi hai costretto a scegliere se dimenticare lo Stato o me stesso, se dobbiamo noi essere puniti per la nostra colpa o piuttosto è il paese a dover pagare per le nostre colpe un prezzo tanto alto. Stabiliremo un precedente penoso, che però sarà d'aiuto per i giovani di domani.

giada

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