non ce l'ho traila da questa
Prometheus,Iapeti filius,primus viros ex luto fingit.Postea Vulanus ex luto puellae formam plasmat.Puellae Minerva animam dat,ceterique dii aliud donum dant.Dii deaeque puellam Pandoram nominant.Pandora datur in coniugium Epimetheo,Promethei fratri.Viri antea a diis ignem petebant,neque in perpetuum servare sciebant;postea Prometheus in ferula ignem celat et in terras gerit.Quare Mercurius,deorum nuntius,in terram pervenit et Prometheo dicit:<<Stulte Promethee,deos deasque offendis:nam divinum ignem diis deabusque subtrahis;ob sacrilegium tuum deligaberis in Caucaso ad saxum clavis ferreis et fera aquila cor tuum cotidie vorabit,sed noctu cor tuum recrescet>>.Dura verba dicit Mercurius atque alatis crepidis ad Olympum per caelum avolat.Feram aquilam post multos annos Hercules,Alcimenae filius,necat Prometheumque liberat.
Prometeo, figlio di Giapete, per primo plasmò gli uomini dal fango. Dopo Vulcano per ordine del signore degli dei plasmò (diede forma a una donna) una donna dal fango, Minerva diede l'anima alla figura femminile, gli altri dei diedero molti doni e chiamarono la donna Pandora; così in cielo e in terra gli dei chiamavano la prima donna, poichè nella lingua greca "Pandora" significa tutti i doni. Pandora venne data in sposa a Epimeteo: Pirra fu figlia di Epimeteo e Pandora; Pirra ebbe per prima vita umana.Questi generarono una figlia Pirra, che prima abitò tra i mortali in terra. Dopo Prometeo, spinto dalla benevolenza verso i mortali, gli donò un altro dono: escogitando un ingannò rubò la fiammo dal fuoco degli dei e la portò in terra. Gli abitanti della terra furono molto grati a Prometeo ma supito, spinti dalla superbia, desideravano lottare con gli stessi dei. Dunque Giove, mosso dall'ira, punì crudelmente Prometeo: lo legò ad una rupe sul monte Caucaso con catene di ferro, inoltre ogni giorno un'aquila gli divorava il suo fegato che di notte cresceva di nuovo. Dopo molti anni tuttavia Ercole uccise l'aquila e liberò Prometeo.