Minerva texturae domina atque patrona putabatur.Puellae ancillaeque omnes (="tutt",nom.plur.) texturae peritae deae discipulae erant.Arachne(nom.sing.) una,Lydia puella,pulchras telas miraque vestimenta texebat atque nimia superbia Minervam recusabat magistram. Ne deae ira quidem puella movetur, at Minervam ad certamen (="gara",acc.sin.) lacessit. Tunc a puella anicula cana inspicitur, quae (=che) infirmo baculo procedit ac verba convicii pronuntiat:"Consilium ne (=non) sperne meum: inter feminas lanas fac et loriam obtinebis; cede autem deae ac a Minerva veniam pete".Arachne autem consilium recusat. Tum dea formam suam divinam patefacit et cum puella certat. Multa atque mira in telis finguntur: fabulas deum caelicolum acu (da acus,us,abl.sing.) narrabat dea,virorum feminarumque amores (= "gli amori",acc.plur.) pingebat puella. Tandem vincitur Arachne atque artis vinculis a dea vincitur. Minerva Arachnen in araneam vertit severisque verbis poenam illustrat: "Telas pulchras texere cupiebas ac summa fama telis tuis erat: nunc semper telam texes, e tela pendes et, si vir vel femina telam fregerit (=spezzerà), cum tela tua occides".
Minerva era ritenuta protrettrice e signora della tessitura tutte le ragazze e le ancelle erano allieve della dea esperta della tessitura, la ragazza Lidia tesseva belle tele e meravigliosie vesti e rifiutava con eccessivo orgoglio Minerva come (sua) maestra. La ragazza non si viene turbata nemmeno dall'ira della dea ma sfida Minerva ad una gara.
Allora dalla ragazza viene osservata una vecchietta con i capelli bianchi che procede con bastone malfermo epronuncia parole di biasimo:"Non rifiutare il mio consiglio: lavora i tessuti con le donne e otterai la gloria ma sottomettiti alla dea e chiedi scusa a Minerva.
Ma Aracne rifiuta il consiglio.Allora la dea rivela la sua forma divina e gareggia con la ragazza. Sulle tele sono rappresentate molte e meravigliose cose. La dea narrava con l'ago le leggende dei celesti. La fanciulla rappresentava gli amori degli uomini e delle donne. Infine Aracne è vinta ed è legata dalla dea con strette catene. Minerva muta Aracne in un ragno e spiega la punizione con parole severe:" Desideravi tessere belle tele e grandissima fama avevano le tue tele: ora tesserai per sempre la tela e penderai dalla tela e se un uomo o una donna spezzerà la tela, tu con la tua tela cadrai.