Un messaggio del senato vale più di un esercito vincitore

Messaggioda dado1993 » 16 gen 2010, 10:42

TITOLO: Un messaggio del senato vale più di un esercito vincitore
AUTORE: tito livio

INIZIA: Ad Eleusinem transgresso flumen (Nilum), qui locus quattuor milia ab Alexandrea...
FINISCE: ...Cyprum navigant et inde, quae iam vicerat proelio Aegyptias naves, classem Antiochi dimittunt.

dado1993

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Messaggioda giada » 16 gen 2010, 11:53

ad Eleusinem transgresso flumen, qui locus quattuor milia ab Alexandrea abest, legati Romani occurrerunt. quos cum advenientis salutasset dextramque Popilio porrigeret, tabellas ei Popilius <senatus consultum> scriptum habentis tradit atque omnium primum id legere iubet. quibus perlectis cum se consideraturum adhibitis amicis, quid faciendum sibi esset dixisset, Popilius pro cetera asperitate animi virga, quam in manu gerebat, circumscripsit regem ac 'priusquam hoc circulo excedas' inquit 'redde responsum, senatui quod referam.' obstupefactus tam violento imperio parumper cum haesitasset, 'faciam' inquit 'quod censet senatus.' tum demum Popilius dextram regi tamquam socio atque amico porrexit. die deinde finita cum excessisset Aegypto Antiochus, legati concordia etiam auctoritate sua inter fratres firmata, inter quos vixdum convenerat pax, Cyprum navigant et inde, quae iam vicerat proelio Aegyptias naves, classem Antiochi dimittunt.

Passato il fiume presso Eleusine, un sobborgo a 4 miglia da Alessandria, gli si fecero incontro i legati romani. Al loro arrivo il re li salutò e tese la mano a Popilio, ma questi gli consegnò le tavolette contenenti la copia <del Senatoconsulto>, ordinandogli, prima di ogni altra cosa, di leggerle. Lettele attentamente, dichiarò che avrebbe riflettuto insieme con i suoi confidenti sul da farsi. Popilio, con la sua solita rudezza, tracciò un cerchio intorno al re con il bastone che aveva in mano ed esclamò: "Prima di varcare questo cerchio, dammi la risposta, da portare al Senato". Stupito da un ordine così perentorio, per un po' rimase esitante, poi aggiunse: "Farò ciò che vuole il Senato". Soltanto allora Popilio tese la mano al re, considerandolo alleato e amico. Poi, alla data fissata, evacuò l'Egitto e i legati, rafforzata la concordia fra i fratelli anche con il proprio prestigio - con grave difficoltà si era riusciti a stabilire fra loro la pace - fanno vela per Cipro e di lì mandano via la flotta di Antioco, che già aveva vinto in battaglia le navi egiziane.

giada

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