Una Storia di Fantasmi versione Plinio il giovane
da sara09 » 19 gen 2010, 13:22
Ciau Giada
ecco la versione tradotta
Erat Athenis spatiosa et capax villa, sed infamis et pestilens. Per silentium noctis stridor ferri et vinculorum inde resonabat. Mox apparebat idolon: senex squalidus, promissa barba, horrido capillo; cruribus compedes, manibus catenas gerebat quatiebatque. Conductores omnes tristes dirasque noctes vigilabant. Post vigiliam autem multi in gravem morbum incidebant et morte afficiebantur. Ergo venditabat vel locabat dominus villam infamem. Cum venit Athenas, Athenodorus philosophus legit titulum, audivit pretium villamque emit. Ubi vesper fuit, suos omnes servos dimisit et ad scripturam se dedit in tablino. Advenit horribilis imago et Athenodoro, qui nullum timoris indicium praebebat, digito innuit et e tablino evocavit.
Sustulit lumen philosophus et umbram secutus est. Procedebat umbra lente, gravis vinculis. Postquam deflexit in villae aream, idolon evanuit et comitem deseruit. Athenodorus herbis et follis signum loco posuit, postridie locum effodit et ossa invenit gravia catenis. Illa collecta et pubblice sepulta sunt. Deinde terribilis imago numquam visa est.
Ho trovato una mia amica che aveva lo stesso testo e mi ha dato la traduzione corretta^^ ve la ripropongo^^:
Ad Atene c'era una villa estesa e ampia (lett. una villa estesa e ampia era ad atene), ma disonorata e malsana. Da lì risuonava nel silenzio della notte lo stridore del ferro e delle catene. All'improvviso appariva uno spettro: un vecchio brutto, con la barba lunga, capelli orrendi; portava e agitava catenelle alle gambe e catene alle mani. Gli affittuari vegliavano tutte le tetri e terribili notti. Ma dopo la veglia molti incappavano in una grave malattia ed erano portati alla morte. Dunque il padrone metteva in vendita o fittava la screditata villa. Quando giunse ad Atene, il filosofo Atenodoro lesse l'iscrizione, sentì il prezzo e comprò la villa. Appena fu sera, congedò tutti i suoi servi e si dedicò alla scrittura nel tablino. Apparve una immagine terribile e indicò con il dito e chiamò dal tablino Atenodoro, che non mostrava alcun segno di timore, Il filosofo spense il lume e seguì l'ombra. L'ombra procedeva lentamente, con pesanti catene. Dopo che si allontanò nell'area della casa, il fantasma svanì e lasciò l'accompagnatore. Atenodoro pose nel luogo un segno di erbe e foglie, il giorno dopo scavò nel luogo e trovò le ossa piene di catene. Quelle vennero riunite e sepolte pubblicamente. Infine la tremenda immagine mai più fu vista.
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sara09
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