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/isocrate/la-politica-di-pericle.htmlἘπεὶ δὲ Θουκυδίδης μὲν ἀριστοκρατικήν τινα τὴν τοῦ Περικλέους ὑπογράφει πολιτείαν, λόγῳ μὲν οὖσαν δημοκρατίαν, ἔργῳ δ΄ ὑπὸ τοῦ πρώτου ἀνδρὸς ἀρχήν, ἄλλοι δὲ πολλοὶ πρῶτον ὑπ΄ ἐκείνου φασὶ τὸν δῆμον ἐπὶ κληρουχίας καὶ θεωρικὰ καὶ μισθῶν διανομὰς προαχθῆναι, κακῶς ἐθισθέντα καὶ γενόμενον πολυτελῆ καὶ ἀκόλαστον ὑπὸ τῶν τότε πολιτευμάτων ἀντὶ σώφρονος καὶ αὐτουργοῦ, θεωρείσθω διὰ τῶν πραγμάτων αὐτῶν ἡ αἰτία τῆς μεταβολῆς.Ἐν ἀρχῇ μὲν γὰρ ὥσπερ εἴρηται πρὸς τὴν Κίμωνος δόξαν ἀντιταττόμενος ὑπεποιεῖτο τὸν δῆμον͵ ἐλαττούμενος δὲ πλούτῳ καὶ χρήμασιν͵ ἀφ΄ ὧν ἐκεῖνος ἀνελάμβανε τοὺς πένητας͵ δεῖπνόν τε καθ΄ ἡμέραν τῷ δεο μένῳ παρέχων Ἀθηναίων καὶ τοὺς πρεσβυτέρους ἀμφιεν νύων͵ τῶν τε χωρίων τοὺς φραγμοὺς ἀφαιρῶν ὅπως ὀπω ρίζωσιν οἱ βουλόμενοι͵ τούτοις ὁ Περικλῆς καταδημαγω γούμενος τρέπεται πρὸς τὴν τῶν δημοσίων διανομήν͵
Quando Tucidide definisce di tipo aristocratico il governo di Pericle, che a parole è democrazia, ma ai fatti è il governo sotto il potere del primo cittadino, e inoltre molti altri dicono che sotto di lui il popolo fosse stato persuaso ad assegnazioni di terre, a contributi per gli spettacoli e a distribuzioni di stipendi, abituato male e divenuto ricco e dissipatore a causa delle azioni politiche di allora invece che saggio e controllato, la causa del cambiamento sia valutata attraverso i fatti stessi. Al principio, infatti, come è stato detto, opponendosi alla fama di Cimone, cercava di accattivarsi il popolo, pur essendo inferiore a lui per ricchezza e mezzi, grazie ai quali quello si conciliava il favore dei poveri, offrendo ogni giorno a chi degli Ateniesi ne avesse bisogno un pranzo, e dando vestiti agli anziani, e togliendo le siepi dei suoi luoghi coltivati , affinchè chi voleva si procurasse i frutti , svantaggiato nei confronti del popolo da questi fatti si volge alla distribuzione dei beni pubblici.