da giada » 27 gen 2010, 15:13
[quote="giada"]
quid sit animus, aut ubi, aut unde, magna dissensio est. aliis cor ipsum animus videtur.
Empedocles animum esse censet cordi suffusum sanguinem; aliis pars quaedam cerebri visa est animi principatum tenere; aliis nec cor ipsum placet nec cerebri quandam partem esse animum, sed alii in corde, alii in cerebro dixerunt animi esse sedem et locum; animum autem alii animam, ut fere nostri declarat nomen: nam et agere animam et efflare dicimus et animosos et bene animatos et ex animi sententia; ipse autem animus ab anima dictus est; Zenoni Stoico animus ignis videtur. X. sed haec quidem quae dixi, cor, cerebrum, animam, ignem volgo, reliqua fere singuli. ut multo ante veteres, proxime autem Aristoxenus, musicus idemque philosophus, ipsius corporis intentionem quandam, velut in cantu et fidibus quae harmonia dicitur: sic ex corporis totius natura et figura varios motus cieri tamquam in cantu sonos
xenocrates animi figuram et quasi corpus negavit esse ullum,numerum dixit esse,cuius vis,ut iam ante pythagorae visum erat,in natura maxima est
Quanto alla natura dell'anima, alla sua sede e alla sua origine, esiste un gran divario di opinioni. Per alcuni l'anima si identifica con il cuore.Secondo Empedocle l'anima è il sangue che affluisce al cuore; altri hanno visto in una parte determinata del cervello l'elemento essenziale dell'anima; altri, senza identificare quest'ultima né col cuore né con una parte del cervello, hanno indicato chi il cuore, chi iF cervello solo come suo luogo di residenza. C'è poi chi ritiene che l'anima è soffio, come in genere i Romani (e lo prova il termine: si dice agere, efflare animam™ animosus> bene animatus^ e ex animi sententia\ lo stesso vocabolo animus deriva da anima). Per lo stoico Zenone l'anima si identifica col fuoco.
io Ma queste che ho finito adesso di elencare (cuore, cervello, soffio, fuoco) sono le teorie più comuni: ora passiamo a vedere quelle che appartengono in genere ai pensatori isolati. Una teoria diffusa nell'antichità, e ripresa recenemente da Aristosseno che oltre che filosofo era cnche musico, fa dell'anima una specie di tensione del corpo stesso come nel campo e negli strumenti a corda si ha quella che viene chiamata armonia così secondo la natura e l'organizzazione del corpo nel suo complesso si avrebbero delle diverse vibrazioni analoghe ai toni della musica.
Senocrate sostenne che l'anima non ha ne forma ne materialità, ma va identiicata col numero e al numero attribuiva, come già prima di lui Pitagora una importanza essenziale nella natura.