Post viginti deinde annos Veientani rebellaverunt.................................
secundus Romulus, quasi et ipse patriae conditor
In seguito dopo venti anni i Veientani gli abitanti di Veio si ribellarono. Fu inviato come dittatore contro essi stessi di loro/loro stessi Furio Camillo, che prima li sconfisse in campo, poi assediandola a lungo prese anche la città, la più antica e la più ricca d’Italia. Dopo di questa prese anche Falarii, città non meno nobile. Ma fu suscitato un odio contro di lui, fu condannato per quella ragione e fu e per quella ragione fu condannato ed espulso dalla città . Subito i Galli Senoni vennero alla nelle vicinanze della città (Roma) e avendo dopo aver inseguito i Romani sconfitti all’undicesimo miglio a dieci miglia da Roma presso il fiume Alio, Allia occuparono la città (Roma). E non si poté difendere niente se non il Capitolino Campidoglio ; (e) dopo averlo assediato questo a lungo, poiché i Romani soffrivano già la fame, accettato dell’oro per non occupare il Capitolino,Campidoglio si allontanarono. Ma Camillo,per iniziativa di Camillo che era in esilio in una città vicina, sorprese i si piombò addosso ai Galli che furono sconfitti molto gravemente. In seguito tuttavia Camillo avendoli dopo averli anche inseguiti li uccise così da recuperare sia l’oro, che era stato dato a questi,loro e tutto ciò che avevano preso e le insegne militari. sia tutte le insegne militari che avevano preso Così entrò in città trionfando celebrando il trionfo per la terza volta e fu chiamato secondo Romolo, quasi fondatore stesso come [se] proprio lui/egli stesso [fosse] il fondatore della patria.
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