Una sola gens contro un intero popolo

Messaggioda GIORDYJOY93 » 3 mar 2010, 16:31

Cum Romani incursionibus Veientium vexarentur Fabia gens senatum adiit. ... Unus omnino superfuit ex ea gente, qui, propter aetatem impuberem, domi relictus fuerat. (lhomond)

Gneo Nevio, Latino di stirpe, di animo e intelletto davvero Romano, nacque in una città della Campania che non conosciamo. Dopo che prestò servizio militare nella prima guerra punica, andò a Roma, e lì Livio Andronico li insegnò letteratura. Si dice che vennero tradotte da lui dalla lingua greca a quella latina dapprima le tragedie poi anche le commedie, che vennero scritte alcune da vicende di Romani. Seguendo le orme di Livio Andronico, non trascurò neppure il poema epico, cominciò a comporre per primo in versi saturni un poema della patria, che sarà intitolata 'Guerra Punica'. Ma poiché aveva un'indole severa e mordace, emulò gli scrittori della commedia attica, che chiamiamo vecchia, e non si vergognò di parlare male di quelli che valevano fra i Romani per grandissimo prestigio con parole tanto aspre da farlo andare in prigione. E per queste cose, non appena annunciò che si era pentito dei suoi scritti, venne liberato grazie a una mozione dei tribuni della plebe, ma venne condannato all'esilio per tutta la sua vita

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Messaggioda giada » 3 mar 2010, 16:40

hai guadagnato 5 crediti

senti non è che puoi inviare il testo della versione latina?

giada

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Messaggioda GIORDYJOY93 » 3 mar 2010, 16:47

ecco a te questa è la foto del testo latino

Te la scrivo pure:

Cum Romani incursionibus Veientium vexarentur Fabia gens senatum adiit. Consul Fabius pro universa gente: Vos alia bella curate, - inquit - Fabios hostes Veientibus date: nec vos paenitebit quod istud bellum privato sumptu bellare nobis in animo est;. Et ei gratiae ingentes actae sunt, et Fabios ad caelum laudibus ferunt; qui postera die arma capiunt. Nunquam exercitus neque minor numero, neque clariore fama et admiratione hominum per urbem incessit. Ibant sex et trecenti milites, omnes patricii, omnes unius gentis. Ad Cremeram flumen perveniunt. Is opportunus visus est locus ad proelium. Hostes non semel fusi pacem supplices petunt. Sed Veientes pacis impetratae brevi poenituit. Itaque, redintegrato bello, cum Fabii agros popularentur, in insidias delapsi sunt, et omnes ad unum perierunt. Dies quo id factum est inter nefastos relatus fuit: porta qua profecti fuerant, Scelerata est appellata. Unus omnino superfuit ex ea gente, qui, propter aetatem impuberem, domi relictus fuerat.
Allegati
una sola gens contro un intero popolo.jpg

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Messaggioda giada » 3 mar 2010, 17:00

ti ringrazio BRAVO!

giada

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Messaggioda GIORDYJOY93 » 3 mar 2010, 17:03

grazieate grazieate grazieate grazieate grazieate grazieate VOI SIETE GRANDISSIMI!

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