Dopo pochi giorni Epaminonda morì e con lui caddero anche le forze (da vis roboris) dello stato
Fu anche incerto, se fosse migliore come uomo o come comandante. Infatti sia cercò sempre il comando non per sè ma per la patria, sia fu così avaro di denaro, che gli mancò la spesa per il funerale. Non desideroso di gloria ma di denaro: benché rifiutasse gli furono conferiti tutti i comandi, e ricoprì (una carica) in modo tale che l'onore, sembrasse non ricevesse bellezze ma che lo desse alla carica stessa. Ebbe sia la passione per le lettere,sia tanta dottrina filosofica,che sembrava straordinario, da dove tanta eccellente conoscenza della milizia (c'era) in un uomo nato fra la letteratura.E non dissentiva da questo proposito di vita la sua idea della morte.Infatti riportato moribondo nell'accampamento raccolse la voce e il respiro, chiese una (cosa) a coloro che lo attorniavano, se il nemico gli avesse sottratto lo scudo mentre cadeva. Quando udì che esso era stato salvato e che gli era stato portato lo baciò come un compagno di fatiche e gloria, e poi di nuovo chiese chi avesse vinto.Quando sentì che avevano vinto i Tebani, disse che la cosa andava bene e così come congratulandosi con la patria morì.