
un usignolo appollaiato su un'alta quercia cantava come d'abitudine. Uno sparviero vedendo l'usignolo, poichè aveva bisogno di cibo, lo catturava piombando(gli) addosso.Ella (l'usignolo), essendo sul punto di essere divorata,pregava lo sparviero di lasciarla andare, dicendo di non essere abbastanza grande per riempire lo stomaco dello sparviero, suggeriva che lui si rivolgesse a uccelli più grandi. Lo sparviero rispondeva: "ma non sono stupido; soltanto gli sciocchi infatti abbandonano il cibo [che hanno] pronto nelle mani, per inseguire ciò non ancora visto".
in questo modo anche tra gli uomini alcuni sono stupidi a causa di vane speranze poichè abbandonano ciò che hanno nelle mani
oppure
l'usignolo è un piccolo uccello, ma con la voce rallegra i viandanti. Uno sparviero, non avendo cibo, afferra un usignolo e quello, temendo gli artigli dell'altro, cerca una speranza di salvezza nel canto:"perchè vuoi uccidermi? sono piccolo e nn posso allontanare la tua fame".
Ma lo sparviero non ha cura delle parole di quello e così risponde:"o piccolo pezzo di carne, perchè dovrei essere così sciocco da gettare del cibo pronto?".