Tibullus poeta ruris deos sic orabat :"Bacche,veni,

Messaggioda Fragolina1995 » 15 apr 2010, 14:33

Vi invio la traduzione di questa versione latino fatta da me

il poeta Tibullo descrive la lustratio fundi Lingua et res 1 pagina 320 numero 90

Tibullus poeta ruris deos sic orabat :"Bacche,veni,dulcisque tuis r cornibus uva pendeat,et spicis empora cinge,Ceres!Luce sacra requiescat humus,requiescat orator et grave,suspenso vomere,cesset opus!Solvite vincla iugis!Nunc ad praesepia plena coronato stent boves capite!Omnia sint deo(in onore del dio)!Non audeat(non osi)ulla puella pensum laborare manibus!Casta placent superis:pura cum veste venite et manibus puris sumite fontis aquam!Di patrii;purgamus agros,purgamus agrestes<,vos mala de nostris pellite limitibus!"

Il poeta Tibullo pregava così gli dei campestri: "Vieni, Bacco, dalle tue corna penda la dolce uva, e tu Cerere, cingi le tempie con le spighe! In questo giorno sacro riposi la terra, riposi il contadino e, appeso il vomere, cessi la greve fatica! Sciogliete i lacci dai gioghi! Stiano ora i buoi nei pressi della colma mangiatoia con il capo coronato! Sia tutto in onore del dio! Non osi alcuna fanciulla lavorare il penso con le mani! Piacciano le vergini agli dei: venite con una veste candida e con le mani pure prendete l'acqua dalla fonte! Dei patri, purifichiamo i campi, purifichiamo i contadini; scacciate i mali dalle nostre terre!"

Fragolina1995

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