La vendetta della Regina Tamiri Versione Giustino

Messaggioda peppeniello » 7 mag 2010, 12:16

Potrei avere la traduzione della seguente versione di latino? Il titolo è "La vendetta della regina tamiri" di giustino.. Grazie anticipatamente!

peppeniello

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Messaggioda giada » 7 mag 2010, 12:24

ti chiedo sempre di mettere inizio e fine in latino e libro da cui l'hai presa

come prevede il nostro regolamento

giada

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Messaggioda peppeniello » 7 mag 2010, 13:22

Ecco il testo..purtroppo non so quale sia il libro da cui è tratta: Cyrus subacta Asia
et universo Oriente
in potestatem
redacto Scythis
bellum infert. Erat
eo tempore regina
Scytharum Tamyris,
quae non
muliebriter adventu
hostium territa,
cum prohibere eos
transitu Araxis
fluminis posset,
transire permisit, et
sibi faciliorem
pugnam intra regni
sui terminos rata et
hostibus obiectu
fluminis fugam
difficiliorem. Itaque
Cyrus traiectis
copiis, cum
aliquantisper in
Scythiam
processisset, castra
metatus est. Dein
postero die
simulato metu,
quasi refugiens
castra deseruisset,
ita vini adfatim et
ea, quae epulis
erant necessaria,
reliquit. Quod cum
nuntiatum reginae
esset,
adulescentulum
filium ad
insequendum eum
cum tertia parte
copiarum mittit.
Cum ventum ad
castra Cyri esset,
ignarus rei militaris
adulescens, veluti
ad epulas, non ad
proelium venisset,
omissis hostibus
insuetos barbaros
vino se onerare
patitur, priusque
Scythae ebrietate
quam bello
vincuntur. Nam
cognitis his Cyrus
reversus per
noctem saucios
opprimit omnesque
Scythas cum
reginae filio
interfecit. Amisso
tanto exercitu et,
quod gravius
dolendum, unico
filio Tamyris
orbitatis dolorem
non in lacrimas
effudit, sed in
ultionis solacia
intendit hostesque
recenti victoria
exsultantes pari
insidiarum fraude
circumvenit; quippe
simulata diffidentia
propter vulnus
acceptum refugiens
Cyrum ad angustias
usque perduxit. Ibi
conpositis in
montibus insidiis
ducenta milia
Persarum cum ipso
rege trucidavit. In
qua victoria etiam
illud memorabile
fuit, quod ne
nuntius quidem
tantae cladis
superfuit. Caput
Cyri amputatum in
utrem humano
sanguine repletum
coici regina iubet
cum hac
exprobratione
crudelitatis: "Satia
te" inquit
"sanguine, quem
sitisti cuiusque
insatiabilis semper
fuisti".
Giustino, Historiae
Philippicae 1. 8

peppeniello

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Messaggioda giada » 7 mag 2010, 13:38

ah :shock:

a me l'ha mandata un utente

aspe che vedo una nostra

giada

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Messaggioda giada » 7 mag 2010, 13:57

Ciro, sottomessa l'Asia e ridotto in suo potere tutto l'Oriente, muove
guerra agli Sciti. Allora era regina degli Sciti Tamiri che non essendo
stata spaventata . come una donna, dall'arrivo dei nenici permise a questi
il passaggio del fiume Arasse (e) che (lo) attraversassero ritenendo che
la battaglia (fosse) più agevole per lei dentro i confini del suo regno e
che la fuga per i nemici (fosse) più ardua per l'ostacolo del fiume. E
così Ciro, trasportate le truppe oltre , dopo essere avanzato un po' nella
Scizia, collocò l'accampamento. Poi, il giorno dopo, simulata la paura,
come se avesse abbandonato l’accampamento fuggendo, lasciò così gran
quantità di vino e quelle cose che erano necessarie al banchetto. Essendo
stato riferito ciò alla regina, (quest'ultima) manda il figlio (ancora)
giovinetto ad inseguirlo con la terza parte dell'esercito. Ma dopo che si
arrivò all'accampamento di Ciro, il giovinetto, (ancora) inesperto di arte
militare, come se fosse venuto ad un banchetto, non ad un combattimento,
trascurati i nemici, permise ai barbari, che non erano abituati al vino,
di riempirsi di vino e (in questo modo) gli Sciti sono vinti più con
l'ubriachezza che con la guerra.
Infatti, conosciute queste cose, Ciro, avendo fatto ritorno durante la notte, li sorprese ubriachi e uccise tutti gli Sciti compreso il figlio della regina Perduto un esercito tanto grande e, cosa di cui si doveva addolorare più profondamente, l'unico figlio, Tamiri non sfogò nelle lacrime il dolore della perdita, ma si volse ai conforti della vendetta e con con un pari inganno di insidie sorprese i nemici che esultavano per la recente vittoria; infatti, simulata la sfiducia per la sconfitta ricevuta, ritirandosi condusse Ciro fino ad un passo stretto. Qui preparato un agguato sui monti, trucidò duecentomila persiani con lo stesso re.
In questa vittoria fu anche memorabile il fatto che non sopravvisse alcuna notizia di questa sconfitta

ce l'ho fin qui bye
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