la potevi consultare qui:
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comunque eccola
Huc ex Asia Sulla decedens cum venisset, quamdiu ibi fuit, secum habuit Pomponium, captus adulescentis et humanitate et doctrina. Sic enim Graece loquebatur, ut Athenis natus videretur; tanta autem suavitas erat sermonis Latini, ut appareret in eo nativum quendam leporem esse, non ascitum. Item poemata pronuntiabat et Graece et Latine sic, ut supra nihil posset addi. Quibus rebus factum est ut Sulla nusquam eum ab se dimitteret cuperetque secum deducere. Qui cum persuadere temptaret, `Noli, oro te', inquit Pomponius `adversum eos me velle ducere, cum quibus ne contra te arma ferrem, Italiam reliqui.' At Sulla adulescentis officio collaudato omnia munera ei, quae Athenis acceperat, proficiscens iussit deferri.
Quando Silla nel suo ritorno dall'Asia giunse quasi per tutto il tempo che vi si trattenne, volle presso di sé Pomponio, conquistato dalla gentilezza e dalla cultura del giovane: parlava il greco così bene da sembrare nato in Atene; ma, nella sua conversazione latina, vi era tanta dolcezza che era chiaro che possedesse una certa quale grazia naturale, non acquisita. Recitava poi poesie greche e latine con una perfezione insuperabile. .Per tutti questi motivi Silla lo volle sempre accanto a sé e desiderava portarlo con sé. E mentre cercava di convincerlo: "Ti prego", gli disse Pomponio, "di non volermi portare contro quelli a causa dei quali dovetti lasciare l'Italia per non prendere con loro le armi contro di te". Ma Silla lodò molto lo scrupolo leale del giovane, e partendo ordinò che fossero trasferiti a lui tutti i donativi che aveva ricevuto ad Atene