“Pater Hamilcar” inquit (Hannibal) “Antioche, parvum admodum me, cum sacrificaret, altaribus admotum iureiurando adegit nunquam amicum fore populi Romani. Sub hoc sacramento sex et triginta annos militavi, hoc me in pace patria mea expulit, hoc patria extorrem in tuam regiam adduxit:hoc duce, si tu spem meam destitueris, ubicumque vires, ubi arma esse sciam veniam, toto orbe terrarum quaerens aliquos Romanis hostes.
Odi odioque sum Romanis. Id me verum dicere pater Hamilcar et di testes sunt. Proinde cum de Bello Romano cogitabis inter primos amicos Hannibalem habeto: si qua res te ad pacem compellet, in id consilium alium cum quo deliberes quaerito.”
Non movit modo talis oratio regem sed etiam reconciliavit Hannibali
“Mio padre Amilcare (non è vocativo)”, disse (Annibale) “o Antioco (vocativo), mentre celebrava un sacrificio quando ero ancora un bambino, dopo avermi fatto avvicinare all’altare mi fece giurare che io non sarei mai stato amico del popolo romano. Sotto questo giuramento ho combattuto per 36 anni, questo (giuramento) mi ha allontanato dalla mia patria in (tempo di) pace; questo (giuramento) mi spinse esule dalla patria nella tua reggia: sotto questa guida, se tu deluderai la mia speranza verrò dovunque io saprò che ci sono forze ed armi cercando in tutto il mondo qualche nemico dei Romani. Odio e sono in odio ai Romani. Il padre Amilcare e gli dei sono testimoni che io dico il vero. Quindi quando penserai ad una guerra nei confronti dei Romani considera Annibale tra i primi alleati: se qualche cosa ti spingerà verso la pace cerca in questa decisione un altro con cui discutere “ Un tale discorso non soltanto commosse il re ma anche lo conciliò con Annibale