da giada » 9 lug 2010, 10:34
Lupus MACIE confectus cani perpasto forte occurrit, eique: ' quomodo'' inquit ''Tu pingui corpore nites, ego contra fame excrucior?''. Tum canis, vicinam villam ei indicavit et ita respondit "eam villam custodio; igitur dominus mihi ossa et carnem e mensa iactat. Sic sine labore venter meus impletur. Tu quoque eadem habere poteris, si domino meo par officium praestabis. Sub eo tecto securus vives, largo satiaberis cibo, nec iam in silvis nives imbresque tolerabis. Veni ergo mecum". Lupus non recusat. At in medio itiere videt collum canis a catena attritum. Tum canem interrogat: ''Unde id, amice?" Tum canis: "nihil est" iquit "Quia videor acer, servi me interdiu alligant; crepusculo solutus, deambulo ut mihi placet "Lupus autem" non iam tibi invideo, canis! Catenae mihi non placent. Ventris causa libertatem meam non amittam
Una volta un lupo, sfinito dalla fame, incontrò un cane paffuto e gli disse: " tu sei in ottima forma (lett tu splendi con il corpo) io al contario ho fame" . Allora il cane, gli indicòi una casa vicina, e così rispose "io custodisco quella casa., dunque ogni giorno il padrone a me da ossa e carne dalla mensa. Così senza fatica il mio ventre viene riempito. Acjhe tu potrai avere la stessa cosa, se presterai al mio padrone lo stesso servizio. Vivrai sicuro sotto quello stesso tetto, ti sazierai con tanto cibo ne sopporterai le nevi nelle selvi e nei boschi. vieni quindi con me. Il lupo non rifiuta ma a metà del tragitto vede il collo del cane sfregato dalla catena. Allora domanda al cane : "da dove o amico proviene questo?". Il cane rispose: " Non è nulla perchè sembro irrequieto i servi mi legano a lungo, alla sera, cammino dove mi pare. Il lupo tuttavia esclamò : " Non ti invidio o cane! Le catene non mi piacciono. Non perderei (mai) la mia libertà per la pancia (piena)