da onestar » 13 lug 2008, 13:14
Vi invio questa versione fatta da me e corretta in classe
Postquam Ulixes cum suis comitibus in Africae litoribus Lotophagos cognoverat brevi tempore ad Cyclopum insulam pervenit. Cyclopes genus ferum et agreste erant: ingenti corporis vi praediti (dotati di..., regge l'abl.), unum oculum in media fronte (in mezzo alla fronte) habebant | salubremque pastorum vitam inter oves agebant. Famem piscibus vel ovium carne vel caseo extinguebant, sitim lacte. Ubi Ulixes cum paucis sociis in Polyphemi speluncam intraverat, Cyclops miseros homines in antro clausit et nonnullos (alcuni) etiam interfecit; Callidus Ulixes tamen Polyphemum singulari artificio decepit: postquam Graecus vir ei multum vinum praebuerat et Cyclops biberat, in somno turpe monstrum oculo privavit (privo')
dell'occhio) et tali modo e tristi spelunca incolumis tandem evasit
Dopo che Ulisse con i suoi compagni aveva conosciuto, sulle spiagge dell'Africa, i Lotofagi ed aveva evitato la grande e crudele piacevolezza del loto..
Quindi giunse all’isola dei Ciclopi. I Ciclopi erano un genere (di uomini) feroce e agreste: nell’antichità erano vissuti in spelonche vicino al mare sulla costa orientale della Sicilia. Forniti di enorme forza fisica (lett.: del corpo) avevano un solo occhio in mezzo alla fronte e conducevano la vita salubre dei pastori tra le pecore. Placavano la fame con i pesci o con la carne delle pecore o col formaggio, la sete con il latte. Con pochi compagni Ulisse era entrato nella grotta di Polifemo, ma il Ciclope, immemore dell’ospitalità, aveva chiuso i poveri uomini nell’antro e (ne) uccise e (ne) mangiò anche alcuni, perché i Ciclopi disprezzavano tutti i diritti degli dèi e degli uomini. L’astuto Ulisse tuttavia, ingannò Polifemo con un singolare stratagemma: il Ciclope bevve molto vino che l’uomo greco gli aveva offerto. Poi nel sonno (Ulisse) privò l’orribile mostro dell’occhio e in tal modo uscì infine incolume dalla tetra spelonca.