da onestar » 13 lug 2008, 13:14
Bellorum punicorum aetate P.Cornelius Scipio bellica laude eminuit, M. Procius Cato autem aequitate atque morum integritate. Cum quaesturam, adilitatem, pareturam consulatumque magna cum prudentia atque virtute gessisset, Celtiberosque, pugnacem Hispaniae gentem, profligavisset triumphumque egisset, praecipuam autem gloriam censura obtinuerat: summa enim severitate senatores pravos vel ineptos senatu expulit, immodcos sumptus privatorum et magistratuum prohibuit, legum maiesatem restituit, nullum periculum pro salute rei publicae vitavit. Cato in mnibus rebus singulari fuit industria: nam et agricola sollers et peritus iuris consultus et magnus imperaor et probabilis orator fuit. Nec litteras sprevit: non solum multas et disertas orationes scripsit, sed etiam historias de ortu Romae, de rebus gestis populi Romani, de originibus omnium Italiae, civitatumet gentium.
Durante le guerre puniche, P. Cornelio Scipione si distinse per meriti bellici, mentre M. Porcio Catone per equilibrio ed integrità di costumi. Dopo aver retto con grande abilità e perspicacia la questura, la carica edile, la pretura e il consolato, dopo aver sconfitto i Celtiberi, un combattivo popolo ispanico, e aver riportato il trionfo, aveva d'altra parte ottenuto una particolare rinomanza durante e per la sua censura: infatti, mostrando grande severità , fece bandire dal senato i senatori corrotti e indegni , fece proibire lo sperpero dei privati cittadini e di magistrati, restituì la dignità dell'apparato legislativo, non si sottrasse ad alcun pericolo per la salvezza dello Stato. Catone mostrò singolare zelo in ogni attività (che intraprese): infatti fu un abile agricoltore, un esperto giureconsulto, un grande condottiero, un oratore facondo. Né ebbe a sdegno l'attività letteraria: non solo scrisse innumerevoli ed eloquenti, orazioni, ma anche Storie sulla nascita di Roma, sulle imprese del popolo romano, sulle origini di tutti i popoli e le genti d'Italia.