IL GIOVANE LADRO E SUA MADRE

Messaggioda DS94 » 15 lug 2010, 15:15

Un fanciullo, avendo portato via dalla scuola la tavoletta di un compagno, la portò alla madre. Siccome questa non solo non lo percosse, ma lo lodò anche, una seconda volta, rubato un mantello, lo portò a lei; avendolo ella accettato ancor più contenta, col passar del tempo, quando divenne un giovane, si diede ormai a rubare oggetti anche più preziosi. Preso una volta sul fatto e legato con le mani dietro la schiena, veniva condotto dal boia. Poiché la madre lo seguiva e si batteva il petto, disse di volerle dire qualcosa all’orecchio, e dopo che ella si fu avvicinata, afferrato(le) improvvisamente il lobo dell’orecchio, glielo staccò con un morso. Poiché ella lo accusava di empietà, dal momento che, non soddisfatto degli errori che aveva commesso, aveva anche strappato l’orecchio alla madre, egli, presa la parola, disse: "Ma se tu mi avessi picchiato quando, dopo aver rubato per la prima volta la tavoletta, te la portai, non sarei arrivato fino a questo punto e ora non sarei condotto a morte". La favola insegna che un comportamento che non viene punito all’inizio si aggrava sempre di più.

DS94

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Messaggioda giada » 19 lug 2010, 7:58

thank you per la collaborazione

la lasciamo a disposizione di tutti gli utenti bye

giada

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Messaggioda giada » 29 dic 2011, 9:06

altri utenti ci hanno inviato questa versione le mettiamo qui tutte disponibili per la facile consultazione


da katà logon, pag. 175, n° 69 - Esopo

Un fanciullo, avendo portato via dalla scuola la tavoletta di un compagno, la portò alla madre. Siccome questa non solo non lo percosse, ma lo lodò anche, una seconda volta, rubato un mantello, (lo) portò a lei; avendolo ella accettato ancor più (contenta), col passar del tempo, quando (egli) divenne giovane, si diede ormai a rubare oggetti anche più preziosi. Preso una volta sul fatto e legato con le mani dietro la schiena, veniva condotto dal boia. Poichè la madre lo seguiva e si batteva il petto, disse di volerle dire qualcosa all'orecchio, e dopo che ella si fu avvicinata, afferrato(le) improvvisamente il lobo dell'orecchio, glielo staccò con un morso. Poichè ella lo accusava di empietà, dal momento che, non soddisfatto negli errori che aveva commesso, aveva anche strappato l'orecchio alla madre, egli, prese la parola, disse: "ma se (tu) mi avessi picchiato quando, dopo aver rubato per la prima volta la tavoletta, te la portai, non sarei arrivato fino a questo punto e (ora) non sarei condannato a morta". La favola insegna che un comportamento che non viene punito all'inizio si aggrava sempre di più.


altro utente ancora


un fanciullo, avendo portato via dalla scuola una tavoletta di un compagno, la portava alla madre . ella non solo non lo rimproverava ma lodava addirittura il figlio , una seconda volta , il fanciullo rubava un mantello e lo portava alla madre. la madre lodava ancor di più il figlio , il fanciullo, quando diventa un giovane comincia a rubare anche cose più preziose. preso un volta sul fatto , è portato dal boia . poichè la madre segue il figlio e si mette un mano sul petto il giovane dice " desidero parlarti all orecchio" e dopo che ella si avvicina velocissima , il figlio prende l orecchio e lo stacca con un morso. ella accusa il figlio di essere empio , il figlio risponde " ma se prima quando rubavo la tavoletta e la portavo non mi rimproveravi , (questa mezza riga non l' ho capita ), e quindi non sarei condannato a morte " la storia dimostra che un comportamento che non viene punito all inizio si aggrava sempre di più.

giada

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