Richiesta Versioni [GRECO] già tradotte

Messaggioda Sky16 » 20 lug 2010, 9:54

Salve a tutti, sono una nuova iscritta e mi serve assolutamente una mano per le versioni di greco per l'esame di riparazione...

Le versioni sono già state richieste da altri utenti, ma inviate tramite messaggio privato...

I Titolo sono:

Serse spia gli spartani alle Termopili di Erotodo
Una MADRE spartana
Di diodoro siculo
Laomedonte di Apollodoro

Grazie a tutti in anticipo! :-D
grazieate

Sky16

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Messaggioda Sky16 » 20 lug 2010, 10:05

grazieate

Sky16

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Messaggioda giada » 20 lug 2010, 11:47

La versione tradotta Te l’ho inviata con mex privato leggilo


per leggere i messaggi privati devi andare in alto nel forum sotto il topo di skuolasprint dove hai scritto "hai 1 messaggio privato" bye

giada

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Messaggioda giada » 20 lug 2010, 11:49

SERSE SPIA GLI SPARTANI ALLE TERMOPILI
Erodoto

Ταυτα των Λακεδαιμονιων βουλευομενων, επεμπε Ξερξσες κατασκοπον ιππεα ιδεσθαι οποσοι ειεν και ο τι ποιοιεν. Ἀκηκοει δε ετι ων εν Θεσσαλια ως συναλισμενη ειη στρατια ολιγη, και τους ηγεμονας ως ειησαν Λακεδαιμονιοι τε και Λεωνιδας, ων γενος Ηρακλειδης. Ως δε προσηλασεν ο ιππευς προς το στρατοπεδον, εθεατο τε και καθεωρα το στρατοπεδον. Ἔτυχον δε τουτον τον χρονον Λακεδαιμονιοι εξο τεταγμενοι; τους μεν δη εωρα γυμναζομενους των ανδρων, τουςδε τας κομας κτενιζομενους. Ταυτα δε θεκμενος εθαυμαζε και το πληθος ηριθμει μαθων δε παντα ατρεκως απηλαυνεν οπισω καθ' ησυχιαν; απελθων τε ελεγε προς Ξερξην απερ οπωπει παντα. Ακουων δε Ξερξης ουκ ειχε συμβαλεσθαι το ον, οτι παρεσκευαζοντο ως αποθανουμενοι τε και αποκτενουντες κατα δυναμιν, αλλ' αυτω γελοια ωφαινοντο ποιουντες.

Ταυτα: cioè affrontare il re di Persia alle Termopili
κατασκοπον: aggettivo in funzione predicativa
το ον:" le cose come stavano", participio sostantivato

Mentre i Lacedemoni decisero questa cosa, Serse inviò un cavaliere come spia per vedere quanti fossero e cosa stessero facendo. Ma quando era ancora in Tessaglia venne a sapere che un piccolo esercito si era riunito e che i generali erano Lacedemoni e che c'era anche Leonida di stirpe Eraclidea. Quando il cavaliere si accostò all'esercito osservava e spiava l'esercito. Per caso si trovò in un momento in cui i Lacedemoni erano schierati fuori tra gli uomini e vide alcuni di essi che si allenavano e altri che si pettinavano i capelli. Guardando ciò si stupì e contava il numero e avendo appreso tutto ciò ritornò indietrò con tranquillità. Essendo ritornato riferì a Serse tutto ciò che aveva visto. Dopo aver ascoltato Serse non riusciva a comprendere la realtà, che si preparavano a morire e a dare la morte ma a lui sembravano fare cose ridicole.

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Una madre spartana-Diodoro Siculo(Katalogòn pagina 133 n°46)

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Gli Ateniesi avendo raccolto i cadaveri sotto accordo e avendoli seppelliti salparono verso Atene.Essendo alcuni giunti dalla battaglia a Sparta e avendo riferito contemporaneamente la vittoria e la morte di Brasida,la madre di Brasida essendo informata sugli avvenimenti della battaglia chiese quale mai fosse stato Brasida nell schieramento;ed avendo quelli risposto il migliore tra tutti gli Spartani,la madre del morto disse che suo figlio Brasida era sì un uomo valoroso,ma certamente più debole di molti altri.Essendosi queste parole diffuse per la città gli efori onorarono la donna in pubblico,poichè anteponeva la lode della patria all'elogio del figlio.

laomedonte

In quei giorni la città era afflitta da un grave flagello, a causa dell'ira di Apollo e di Poseidone. I due Dèi, infatti, per mettere alla prova la tracotanza del re Laomedonte, avevano assunto le sembianze di uomini, e si erano accordati con lui per fortificare con le mura la cittadella di Pergamo, dietro compenso. Ma quando poi ebbero terminato il lavoro, Laomedonte si rifiutò di pagarli. Allora Apollo aveva mandato una pestilenza, e Poseidone un mostro marino, il quale, spinto fuori dalle onde con la marea, avanzava nella terraferma e faceva strage di uomini. Gli oracoli avevano rivelato che quella gran disgrazia avrebbe avuto fine se Laomedonte avesse esposto sua figlia Esione in pasto al mostro: così la fanciulla era stata incatenata a una roccia vicino al mare. Eracle vide la fanciulla esposta sullo scoglio, e promise che l'avrebbe salvata, se Laomedonte gli avesse ceduto le cavalle che Zeus aveva dato in cambio del rapimento di Ganimede. Laomedonte gli diede la sua parola, Eracle uccise il mostro e salvò la fanciulla. Ma il re, a quel punto, gli rifiutò il compenso pattuito: allora Eracle minacciò guerra a Troia, e poi ripartì

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